Le accuse a Viale: «foto scattate» e «palpeggiamenti lascivi» durante le visite
Perquisiti lo studio privato del ginecologo e quello al Sant'Anna. Negli atti della Procura si parla di «condotte che hanno generato un senso di impotenza e vergogna» nelle pazienti
Foto intime «scattate» durante le visite e non adeguate al contesto medico. È ciò che stanno cercando gli investigatori su telefoni cellulari, computer, tablet e device sequestrati nella giornata di martedì al ginecologo Silvio Viale nel corso delle perquisizioni nello studio privato nel centro di Torino e in quello a sua disposizione all’interno dell’ospedale Sant’Anna. Luoghi in cui dava appuntamento alle proprie pazienti. Il riferimento è riportato nel decreto nel quale al professionista e consigliere comunale di +Europa viene contestata l'accusa di violenza sessuale.
L'inchiesta, coordinata dai pubblici ministeri Lea Lamonaca e Delia Boschetto, è partita nel mese di dicembre in seguito alle denunce presentate in rapida successione da quattro studentesse, tutte di età compresa tra i 20 e i 25 anni, che sostengono che Viale abbia avuto nei loro confronti atteggiamenti inopportuni a sfondo sessuale: episodi che si sarebbero verificati durante la prima visita. Le ragazze raccontano di essersi rivolte al ginecologo dopo aver letto numerose recensioni pubbliche on line, in particolare su siti dedicati alla professione medica e nei quali Viale vanta un punteggio molto alto: cinque stelle, il massimo.
La sintesi delle testimonianze delle giovani è ora alla base del provvedimento di garanzia, nel quale i magistrati sottolineano che Viale, forte del ruolo ricoperto, si sarebbe lasciato andare a «palpeggiamenti “lascivi”» e «commenti non graditi, che sembravano andare al di là della visita» ginecologica. Frasi – secondo l’ipotesi accusatoria - condite da allusioni e apprezzamenti inopportuni che avrebbero violato la sfera privata delle pazienti. In sostanza, «condotte – come si legge negli atti - che hanno generato in loro (le ragazze, ndr) un senso di impotenza e vergogna». Non solo: stando a quanto scrive la Procura, Viale avrebbe «scattato fotografie» al corpo delle giovani durante i test ginecologici. Da qui le perquisizioni di martedì negli studi del professionista e il sequestro del telefono cellulare, del computer e di altri dispositivi elettronici per cercare riscontri, anche attraverso gli appunti annotati sulle cartelle cliniche delle studentesse, su quanto riportato nelle denunce. Ma soprattutto per capire se le fotografie siano state veramente scattate ed eventualmente archiviate.
Al momento Viale non è ancora stato convocato dai magistrati per l'interrogatorio e non conosce i dettagli delle contestazioni (ancora tutte da accertare) che gli vengono rivolte. Ieri mattina si è presentato in Procura per capire se fosse possibile recuperare la sim del proprio telefonino: «In molti mi hanno cercato preoccupati, ma mi hanno sequestrato tutto e non ho potuto mettermi in contatto con nessuno». Il consigliere spiega di sentirsi «sereno», seppur stranito dalla situazione: «Sono tranquillo. Forse qualche mia frase è stata fraintesa, chiariremo tutto».
Il ginecologo ha comunicato all’ospedale Sant’Anna (dove è dirigente medico di ostetricia e ginecologia) di voler usufruire di un periodo di ferie. Di contro, è tornato al lavoro in consiglio comunale seguendo le commissioni in programma a Palazzo Civico. Nel frattempo Viale si è rivolto all’avvocato Cosimo Palumbo , lo stesso legale che lo aveva difeso nel 2006 quando finì sotto inchiesta (fu poi archiviato) per la somministrazione della pillola abortiva Ru486. «In questo momento, per rispetto nei confronti delle indagini dei magistrati, preferiamo non commentare la vicenda», spiega il legale. Insomma, sono giorni di attesa. Tanti quanto quelli che saranno necessari alla polizia giudiziaria per visionare il materiale sequestrato. E non è escluso che dopo vengano nuovamente risentite anche le studentesse, assistite dagli avvocati Benedetta Perego e Ilaria Sala.
Su Instagram
Siamo anche su Instagram, seguici: https://www.instagram.com/corriere.torino/?hl=it
La newsletter del Corriere Torino
Se vuoi restare aggiornato sulle notizie di Torino e del Piemonte iscriviti gratis alla newsletter del Corriere Torino. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 7 del mattino. Basta cliccare qui