Viale, perquisito lo studio medico dopo la denuncia per molestie di 4 donne

diSimona Lorenzetti

A novembre l’incontro delle studentesse, poi la decisione di denunciare il politico abortista per molestie

Visite ginecologiche apparentemente troppo invasive e commenti a sfondo sessuale inopportuni e poco professionali. È il canovaccio delle accuse che quattro ragazze, tutte di età compresa tra i 20 e i 25 anni, rivolgono al ginecologo e consigliere comunale Silvio Viale (66 anni). Il professionista ed esponente politico di +Europa, famoso per le sue posizioni abortiste in difesa dei diritti delle donne, è ora indagato per violenza sessuale e ieri mattina la polizia giudiziaria ha perquisito il suo studio, il luogo in cui si sarebbero consumate le presunte molestie.

Per comprendere la genesi di questo fascicolo – intestato ai pubblici ministeri Delia Boschetto e Lea Lamonaca – bisogna fare un passo indietro e tornare al 25 novembre 2023, giornata contro la violenza sulle donne. La manifestazione organizzata, tra gli altri, dall’associazione «Non una di meno» si chiude in piazza Castello. Ed è li che da un palco immaginario vengono urlate le lettere-denuncia di alcune vittime: giovani, e non solo, che hanno subito abusi e molestie. Una di queste lettere punta il dito contro un ginecologo di cui non viene indicato il nome, ma che sarebbe vicino ad ambienti politici. Sono migliaia le giovani che ascoltano questo intervento, ma qualcuna identifica in quella narrazione il proprio vissuto: le stesse offese e umiliazioni, gli stessi comportamenti anomali. In quel momento le quattro donne non si conoscono, ma presto entreranno in contatto e insieme si rivolgeranno all’avvocato Benedetta Perego per trasformare il disagio e la sofferenza in querele, che tra dicembre e gennaio verranno depositate in rapida successione in Procura. 

Da qui l’inchiesta avviata dai magistrati per accertare quanto sia avvenuto. Le ragazze, tutte studentesse, vengono ascoltate a distanza di tre giorni dalla denuncia: un passaggio dettato dal codice rosso per confermare quanto riportato negli atti. I loro racconti presentano similitudini. Tutte dicono di essersi rivolte a Viale dopo aver letto alcune recensioni positive on line. Le molestie sarebbero avvenute nello studio privato del ginecologo durante la prima seduta, poi le ragazze si sarebbero rivolte a un altro medico. Analoga anche la ricostruzione delle presunte violenze: dagli atteggiamenti ambigui al linguaggio crudo. «Per le mie assistite è stato difficile trovare il coraggio di denunciare — sottolinea l’avvocato Perego —. Attendiamo con serenità le verifiche della magistratura». «Le donne non sono sole e speriamo che altre trovino la forza di uscire allo scoperto», è il sentimento che oggi le quattro giovani affidano al loro legale. 

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21 febbraio 2024 ( modifica il 21 febbraio 2024 | 06:58)

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