Milleproroghe, via libera dal Consiglio dei ministri: cosa c’è (e non) nel decreto
di Redazione Economia
Da gennaio viaggiare in autostrada costerà di più. Come stabilito in un articolo inserito nel decreto Milleproroghe approvato dal Consiglio dei ministri, con l’inizio del nuovo anno le tariffe autostradali subiranno un aumento del 2,3% senza, peraltro, la definizione di nuovi piani economico finanziari delle concessionarie.
Il decreto Milleproroghe «differisce al 30 marzo 2024 il termine per la presentazione, da parte delle società concessionarie per le quali è intervenuta la scadenza del periodo regolatorio quinquennale — si legge in una nota —, delle proposte di aggiornamento dei piani economico-finanziari (PEF) predisposti in conformità alle delibere dell’Autorità di regolazione dei trasporti e alle disposizioni emanate dal concedente e proroga, al 31 dicembre 2024, il termine per il perfezionamento dell’aggiornamento dei piani economici finanziari dei concessionari autostradali».
Per questo motivo «nelle more degli aggiornamenti convenzionali, «le tariffe autostradali sono incrementate nella misura del 2,3 per cento, corrispondente all’indice d’inflazione (Nadef) per l’anno 2024. Gli adeguamenti rispetto a tali incrementi tariffari, in difetto o in eccesso, sono definiti con l’aggiornamento dei Pef». L’ultimo aumento risale allo scorso luglio quando le tariffe sono salite dell’1,34% dopo quelo di gennaio del 2%.
di Redazione Economia
Il decreto, che come ogni anno dispone il rinvio di determinate scadenze o l’entrata in vigore di alcune norme. Riguardo al settore dei trasporti e infrastrutture è stata inserita anche la proroga al 31 dicembre 2024 del termine entro il quale deve procedersi agli adempimenti previsti dal decreto di finanziamento degli interventi per lo sviluppo dell’aeroporto di Firenze, la proroga al 30 giugno 2024 per l’applicazione delle disposizioni relative ad alcuni interventi finanziati con risorse del Pnrr e del Pnc relativi a procedure di affidamento semplificate per l’incentivazione degli investimenti pubblici e la proroga al 31 dicembre 2024 del divieto di circolazione di veicoli a motore delle categorie M2 e M3, adibiti a servizi di trasporto pubblico locale, alimentati a benzina o gasolio con caratteristiche antinquinamento Euro 2 e prevede per tali veicoli la possibilità di derogare al divieto di circolazione.
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29 dic 2023
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