Berlusconi, le ville in vendita: addio a Villa Certosa (ma Arcore resta): tutte le scelte degli eredi di Silvio

VILLA CERTOSA

Villa Certosa

Arcore non si vende, villa Certosa in Sardegna sì e anche La Lampara di Cannes con i suoi 500 mq e piscina vista mare, Macherio potrebbe andare a Barbara Berlusconi, Pier Silvio è interessato a rilevare la residenza romana sull’Appia Antica, Marina a Villa Campari sul Lago Maggiore mentre il complesso di Gernetto a Monza andrebbe perfettamente a nozze con un investitore istituzionale.

Berlusconi Real Estate: che fine faranno le ville

La Berlusconi Real Estate gestita dai cinque eredi del Cavaliere sta entrando a pieno regime, un mix di realismo e sentimento. Il realismo di chi deve fare i conti con le spese «condominiali» delle residenze di famiglia che facevano capo al padre (poi ognuno dei figli ha la propria). Ma anche di chi può permettersi di aspettare e non vendere a qualsiasi prezzo. Certo è che tra Sardegna (soprattutto), Brianza, Laghi e Costa Azzurra, tutto raggruppato sotto il cappello societario dell’Immobiliare Idra, solo il conto dell’acqua, per dire, può superare anche il milione all’anno e complessivamente le spese arrivano a un milione al mese.

Villa Macherio

Però la componente affettiva gioca un ruolo importante nei propositi di Barbara su Macherio e della presidente Fininvest su Villa Campari. Cuore e logistica muoverebbero anche le intenzioni di Pier Silvio di avere una residenza romana, magari non proprio in centro, però là dove il padre ha vissuto parte dei suoi ultimi anni di vita.
Riassumendo lo stato dell’arte: i cinque figli hanno ereditato un patrimonio immobiliare che, a spanne, vale 5-600 milioni. La parte del leone la fa Villa Certosa, la sontuosa proprietà di Porto Rotondo, 68 vani, parco immenso, valutata 259 milioni nel 2021 dal geometra del Cavaliere ma sul mercato il prezzo potrebbe salire di parecchio. Qui il processo di vendita è già partito con l’incarico alla Dils, una società di servizi immobiliari partecipata anche dai tre fratelli più giovani, Barbara, Eleonora e Luigi. Il prezzo? Si ipotizza, anche qui molto a spanne, un range tra 300 e 500 milioni. E si candida a essere la più grande compravendita immobiliare residenziale mai fatta in Italia.
Villa Gernetto a Lesmo (Monza) era già stata messa sul mercato dall’ex premier ma gli spazi sono talmente ampi che sembra tagliata su misura per una grande istituzione o una fondazione.

Da Lampedusa alla villa sull’Appia

Per la «piccola» casa di Lampedusa, Villa Due Palme (250 mq) c’è già l’acquirente, l’economista Gianni Profita che ha sborsato 3 milioni. Negli ultimi giorni si è saputo poi dell’interesse di Pier Silvio a comprare Villa Grande a Roma sull’Appia Antica, acquistata dal padre Silvio per quasi 4 milioni nel 2001 e poi concessa in comodato d’uso gratuito fino al 2019 al regista e amico Franco Zeffirelli. Dal 2020 era stata il buen retiro romano del Cavaliere dopo Palazzo Grazioli e potrebbe diventarlo in futuro per l’amministratore delegato di Mfe-Mediaset.

Villa Gernetto

Villa Gernetto

Villa Campari, la perla del Lago Maggiore (con porticciolo)

Barbara Berlusconi ha alzato la mano, non a caso, per Villa Belvedere a Macherio: lì ha vissuto a lungo, anche con i figli, la madre Miriam Bartolini (Veronica Lario) prima del divorzio. Uno dei rifugi preferiti da Berlusconi era Villa Campari sul Lago Maggiore, poco distante dalla casa che fu di Mike Bongiorno: 30 stanze, splendido parco, erba pettinatissima e porticciolo privato. Tanti ricordi degli ultimi 15 anni con il padre avrebbero convinto Marina a candidarsi per questo gioiello della corona, acquistato nel 2008.

Arcore, villa San Martino non si tocca

Fuori dai giochi è Villa San Martino ad Arcore, 3.500 mq, acquistata negli anni Settanta, residenza del fondatore della Fininvest per quasi 50 anni. Anche Pier Silvio per l’anagrafe ha avuto a lungo la residenza lì. Tra l’altro, ha acquistato un immobile con un ampio giardino poco distante. È da ricordare che le ceneri di Silvio Berlusconi sono conservate nel mausoleo del parco della villa, accanto a quelle del padre Luigi, della mamma Rosa e della sorella Maria Antonietta.

Villa San Martino

Arcore potrebbe diventare sede di una Fondazione Silvio Berlusconi con lo scopo di promuovere gli studi liberali mentre la vecchia onlus intitolata al padre sarebbe rinominata Fondazione Silvio e Luigi Berlusconi. In viale San Martino, quindi, il cartello «Vendesi» non lo vedremo mai.

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