Eredità e successione, come pagare meno tasse tra Btp, polizze e buoni postali

Pianificare con attenzione il trasferimento dei risparmi ai propri eredi è importante per preservare la ricchezza accumulata. È vero che l’Italia può essere considerata un paradiso fiscale in tema di successione: le aliquote, infatti, risultano molto basse a confronto con gran parte degli altri Paesi e sono previste franchigie elevate, pari a un milione per coniugi e figli. Ma occorre fare bene i conti, soprattutto se l’eredità supera quelle soglie e tra i destinatari della successione ci sono anche parenti di terzo e quarto grado — come nipoti, discendenti dei fratelli, generi, nuore e cognati — o altri soggetti esterni alla famiglia. Esistono strumenti finanziari che consentono di azzerare le imposte di successione: in queste card li mettiamo a confronto, con l’aiuto di alcuni esperti. Tenendo presente che l’assetto normativo non è scolpito nella pietra e potrebbe mutare, come già accaduto in passato. In ogni caso, le tasse sono solo uno dei fattori da prendere in esame. «Bisogna sempre partire dagli obiettivi, la variabile tributaria va considerata a latere», annota Paolo Ludovici, socio dello studio legale tributario Gatti Pavesi Bianchi Ludovici. Di certo non si può prescindere da un’accurata analisi dei mercati e delle aspettative di rendimento, al netto dei costi: il sollevamento dei tassi sui titoli di Stato ha introdotto un elemento di novità sostanziale. Basti pensare che in tre anni il ritorno a scadenza del Btp decennale è balzato dallo 0,5% all’attuale 3,7%.