Come sta il Papa: l’omelia (mai esistita) e una fase nuova dietro rinunce e viaggi saltati

diGian Guido Vecchi

I problemi respiratori durano dal 29 marzo 2023.  A 87 anni ha dovuto accettare, contro la sua indole,  di essere un po' più prudente

L’omelia non è stata pronunciata e quindi non esiste, non è mai esistita, si fa sapere in Vaticano. Non viene data per letta né si era pensato di affiancare al Papa un monsignore che leggesse il testo per lui, com’è accaduto sempre più spesso negli ultimi tempi. Il fatto è che nessuno si aspettava che non la leggesse

Bergoglio si era mostrato un po’ affannato, fin dall’inizio. Ha ascoltato assorto il Vangelo della Passione. E poi è rimasto a lungo in silenzio, in piedi e a capo chino, stavano tutti in attesa ma lui non se l’è sentita. 

Un «momento di silenzio e preghiera», lo definisce il bollettino della Santa Sede. Come se il lungo racconto della Passione secondo Matteo fosse l’unico commento possibile all’orrore dei troppi crocifissi del mondo, tra guerre, miseria e terrorismo. Però la fatica nel parlare, e la storia degli ultimi mesi, dice anche altro. 

L’ultima volta che a San Pietro un Papa non disse l’omelia delle Palme era il 2005, nel crepuscolo di Giovanni Paolo II. Non è certo la situazione di Francesco, che tuttavia negli ultimi tempi ha rinunciato sempre più spesso a leggere i testi. I problemi respiratori durano da un anno.

 È evidente che il 29 marzo 2023 sia cominciata una fase nuova del suo pontificato. Si sentì male dopo un’udienza, «una polmonite acuta e forte, nella parte bassa dei polmoni» che lo costrinse a tre giorni di ricovero al Gemelli. Francesco si è poi ripreso, ha superato anche un ricovero a giugno con relativo intervento chirurgico per evitare un’occlusione intestinale e nel frattempo ha viaggiato in Portogallo, in Mongolia, a Marsiglia.

 Però è inevitabile che da un anno a questa parte si navighi a vista. A novembre ha rinunciato al viaggio a Dubai per la Cop28, cui teneva molto, a causa di «una bronchite acuta e infettiva». Da allora è capitato più volte che annullasse le udienze o lasciasse leggere altri. 

A fine febbraio è andato al Gemelli sull’isola Tiberina per verificare con una Tac la situazione dei polmoni. «Un po’ di bronchite», una «lieve sindrome influenzale», va così da mesi. Non rinuncia ai suoi programmi ma sa di essere più fragile. A 87 anni ha dovuto accettare, contro la sua indole, di essere un po’ più prudente.

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25 marzo 2024

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