Ferrari al Gp di Imola, le novità tecniche. Quanto possono valere
Nella gara di casa la Ferrari porta aggiornamenti per avvicinarsi alla Red Bull e fermare la McLaren. Ma servirà tempo per capire il vero potenziale
Il conto alla rovescia per il Gp di Imola è cominciato. La Ferrari, la settimana scorsa, ha approfittato del secondo filming day (200 km concessi dal regolamento con gomme «demo») per battezzare il pacchetto di novità che l’ufficio tecnico ha preparato per Leclerc e Sainz. Lo stesso metodo era stato usato lo scorso anno prima della trasferta in Austria.
Secondo i piani originari Ferrari avrebbe dovuto svolgere il secondo filming a giugno, sul circuito di Barcellona, tuttavia dopo aver saltato uno sviluppo intermedio, l’opzione è tramontata e si è deciso di scendere in pista il prima possibile. Questo dimostra l’importanza di verificare con i dati reali il lavoro svolto in galleria. La monoposto è rimasta fedele a se stessa nel disegno complessivo ma, come promesso, le nuove parti sono visibili.
Efficienza aerodinamica
Pance e cofano sono state riviste per incrementarne l’efficienza complessiva alle alte velocità. È stato rifatto un nuovo ingresso pance di ispirazione Red Bull per aumentare la portata dello scasso verso la zona posteriore. In combinazione a questo, il fondo è stato aggiornato con il ritorno del taglio davanti alle ruote posteriori, scomparso con la prima versione della monoposto che ha corso le prime sei gare del Mondiale 2024.

Come cambiano le pance della Ferrari (Illustrazione di Rosario Giuliana)
Più velocità sulle curve lente
Dal Bahrain a Miami la SF-24 non è cambiata, tuttavia è stata compresa sia nelle sue qualità sia nei punti deboli. Stando alle informazioni raccolte gli ingegneri hanno recuperato importanti punti di carico per ottimizzare l’assetto anche alle basse velocità, una caratteristica su cui la Ferrari sin qui non poteva essere soddisfatta. Come hanno evidenziato i piloti, la SF-24 non ha brillato per la rapidità di esecuzione in percorrenza e in uscita dalle curve a raggio stretto, mentre si è dimostrata al livello della Red Bull nelle curve di medio-alta velocità e in appoggio. Certamente il maggior passo avanti è stato contenere il degrado.
Da Imola risposte importanti
Alle settima gara, con il rientro della F1 in Europa, c’è una ragionevole aspettativa di incrementare la performance. Imola potrebbe mostrare parzialmente se gli obiettivi siano stati centrati, questo dipenderà dall’immediatezza con cui piloti e ingegneri si sentiranno a loro agio con le modifiche e le nuove impostazioni. Sulla Rossa evoluta si è vista anche una nuova ala posteriore che rappresenta una piccola evoluzione della configurazione «tuttofare» usata sin qui.
Quanto valgono gli aggiornamenti
Il circuito del Santerno presenta un layout dove il carico sviluppato è estremamente importante per realizzare il tempo, più dell’efficienza pura. Il circuito Enzo e Dino Ferrari, che ha peraltro subìto alcune modifiche alle vie di fuga, riportando le trappole di ghiaia, richiede alcune caratteristiche fondamentali come la possibilità di aggredire con precisione la corda delle curve senza perdere tempo. Una prova interessante sarà il comportamento nei cambi di direzione, cioè la stabilità contro gli spostamenti laterali del carico. La sensibilità di queste monoposto a effetto suolo non consente di dare nulla per scontato, d’altra parte un guadagno di 3 decimi sarebbe un obbiettivo ragionevole, qualcosa che McLaren ha ottenuto già a Miami. La Ferrari deve rispondere alla vittoria di Norris in America. Ma per avere un giudizio sugli aggiornamenti ferraristi bisognerà aspettare almeno due, tre gare, oltre a Montecarlo, una corsa atipica.
Anche la Red Bull con novità
Anche la Red Bull di Verstappen deve reagire alla sconfitta subita in Florida, tuttavia non può che essere ancora ritenuta favorita. Si dice che porterà un aggiornamento dal guadagno interessante. Se fosse simile a quello prodotto in Giappone potrebbe alzare la performance di un altro decimo e mezzo.
Serve equilibrio
A Maranello c’era ottimismo in fase di delibera dell’aggiornamento, tuttavia non va dimenticato che alcuni team sono scivolati per aver provato sviluppi troppo aggressivi, serve aver fatto un lavoro solido perché in questa fase di campionato la concorrenza non perdona i passi falsi. È corretto dire che la SF-24 ha mantenuto le promesse rispetto a quello che il direttore tecnico Enrico Cardile aveva stabilito in termini di priorità del progetto durante il cambio di filosofia adottato ormai un anno fa.
Al muretto il debutto di Bozzi al fianco di Leclerc
Il filming day é stata anche l’occasione per l’esordio come nuovo ingegnere di pista di Leclerc. Bryan Bozzi ha preso il posto del criticato Xavi Marcos, un cambio in corsa dopo che lo spagnolo non ha voluto rinunciare a una opportunità differente. Inusuale ma non totalmente inatteso anche se l’uscita non ha a che vedere con alcuni momenti in radio non esattamente vincenti. Charles Leclerc era al corrente e ha contribuito a scegliere l’opzione migliore assieme al team. L’ingegnere, originario di Roma, ha grande esperienza se si tratta di trasformare le informazione del pilota in impostazioni avendo lavorato alla performance complessiva del veicolo. Nonostante questo il coinvolgimento al muretto è un’altra cosa in termini di pressione, ulteriore novità che potrebbe aver bisogno di un rodaggio.