Direttiva imballaggi, l’Italia contro l’Europa. «No al riuso: siamo campioni nel riciclo»
di Peppe Aquaro
Le polemiche contro la proposta europea di regolamento sulla riduzione dei rifiuti da imballaggio arrivano anche in Francia. A scatenarle sono i produttori del Camembert, secondo cui la graduale eliminazione degli imballaggi monouso prevista dalla direttiva rischierebbe di minacciare il mercato del rinomato mercato francese. Il motivo? La tradizionale scatola di legno del Camembert potrebbe andare a scomparire. L’appello, che ha avuto molta risonanza in Francia, è stato rilanciato dalla ministra francese degli Affari europei, Laurence Boone. E non è sfuggito nemmeno ad Antonio D’Amato, presidente dell’European Paper Alliance (Eppa): «I primi nodi vengono al pettine: improvvisamente anche i francesi si sono resi conto che ci sono questioni fondamentali nella gestione della Packaging and Packaging Waste Regulation che non possono essere sottovalutate».
di Peppe Aquaro
«Il risveglio di attenzione della Francia, sui rischi di una Packaging and Packaging Waste Regulation troppo demagogica può essere un utile monito per quanti fino a oggi hanno sottovalutato la portata devastante che questa legislazione può avere sulla competitività dell’economia europea, con impatti occupazionali e ambientali estremamente negativi», ha sottolineato D’Amato. Il presidente dell’Eppa, che ha parlato dei possibili rischi per una filiera agroalimentare europea «che vale oltre il 30% del Pil italiano», ha inoltre sottolineato l’importanza del packaging sotto diversi punti di vista: «Il packaging alimentare non è un orpello inutile: riveste un ruolo fondamentale per la vita dei prodotti stessi, la loro protezione e la salute del consumatore e valorizza anche l’identità del prodotto come elemento distintivo di qualità e unicità, come evidenziato anche dalle recenti polemiche in Francia».
di Valeriano Musiu
La proposta di regolamento europeo, approvata martedì 24 ottobre con 56 voti a favore, 23 contrari e 5 astensioni dalla Commissione Ambiente dell’Europarlamento (Envi), vieta le confezioni in plastica monouso e favorisce il riuso rispetto al riciclo. A contestare questi due punti centrali della proposta sono state alcune associazioni di categoria italiane, tra cui Coldiretti, Filiera Italia, Confapi e Legacoop, che hanno ottenuto un incontro a Bruxelles con oltre quaranta europarlamentari italiani di tutti gli schieramenti politici dopo aver scritto una lettera congiunta indirizzata alla presidente del Consiglio, Meloni. L’obiettivo dell’appello è far emergere le criticità della normativa, prima che venga discussa durante le sedute plenarie che si terranno nella settimana del 20 novembre.
Nell’ultimo periodo, come anticipato, anche in Francia sono montate le polemiche contro la proposta di regolamento Ue sugli imballaggi. Tra i punti critici evidenziati dai produttori del rinomato Camembert, ci sono soprattutto il rischio che scompaia la tradizionale scatola di legno usata per contenere il formaggio (che, secondo alcuni produttori, verrebbe sostituita da imballaggi in plastica) e che vengano messi a rischio circa duemila posti di lavoro. Secondo un portavoce della Commissione Ue citato da Politico, tuttavia, «non c’è nulla nella nostra proposta che impedisca l’uso di imballaggi in legno» e che l’obiettivo sarebbe piuttosto quello di «migliorare il riciclaggio o il riutilizzo delle scatole di legno».
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