Basket escluso dalle Olimpiadi di Parigi: serve una svolta
Non servono rivoluzioni, non è necessario cacciare il ct Pozzecco o il presidente federale Petrucci, che andrà presto alle elezioni
Superato lo smarrimento e la delusione per come siamo stati sconfitti ed estromessi dall’Olimpiade di Parigi, bisogna progettare La Svolta. Che si può attuare. Senza rivoluzioni, senza far fuori il c.t. Gianmarco Pozzecco che il suo mestiere di selezionatore lo sa fare, aspettando in serenità le elezioni federali che ogni fine quadriennio olimpico prevede.
La reazione dopo la batosta con la Lituania (88-64) è la solita, quasi scontata, soprattutto sui social, molto di pancia e poco di testa: «Via Pozzecco…», il ct, «Basta con Petrucci…», il presidente federale. Come se Pozzecco giocasse ancora, come se Petrucci andasse in campo: entrambi hanno le loro responsabilità, ma la Nazionale è questa, siamo seri, nettamente inferiore alla Lituania, più grave invece la sconfitta con il Portorico: se si fosse mantenuta un po' di lucidità, di precisione, soprattutto al tiro, la squadra di casa, confusa e caotica nella sua espressione di gioco, l’avremmo battuta. Pozzecco non ha certo lasciato a casa dei campioni, giocatori che avrebbero potuto cambiare il destino della Nazionale. Belinelli? Commovente. Ma avremmo avuto in azzurro un altro giocatore sfinito, come Melli (che ha dato tutto). Della Valle? Ammirevole. Ma a livello internazionale non ha mai risolto un problema.
La Nazionale è questa
Quanto a Petrucci è uno dei dirigenti sportivi più preparati del panorama italiano, altrimenti non si governa il Coni per 14 anni. Il suo curriculum tra basket, il suo sport, che vive con passione, ma anche calcio, parla per lui. Poi, basta aspettare: non c’è nulla di più democratico di una elezione. L’anti Petrucci è stato trovato, un suo ex vecchio amico e collaboratore, che evidentemente si è stufato dell’amicizia e della collaborazione, l’avvocato Guido Valori, che si candida alla guida della Federbasket. La sua sintesi, più distruttiva: «Quando si perde è obbligatorio cambiare».
Replica Petrucci, più costruttivo: «Da questo risultato dobbiamo analizzare e ripartire. Non auto assolverci. La mia fiducia in Pozzecco resta immutata. Con la parte tecnica, Datome, Trainotti, c’è un programma che sarà portato in consiglio federale. Valutando anche l’ottimo risultato del Mondiale under 17. Ci deve essere sempre fiducia nel futuro. Nella vita c’è sempre un “secondo tempo”».
Alle Olimpiadi solo quattro Nazionali
Nel Preolimpico, il migliore della Nazionale è stato Gallinari, vecchietto, ma con un cuore grande così e un talento infinito. Simone Fontecchio, il grande assente della Nazionale, per infortunio, ha firmato un biennale da 8 milioni netti a stagione con i Detroit Pistons. Ci fosse stato lui... Meglio non pensarci, esercizio inutile. Molto più intelligente programmare, studiare e lavorare per una svolta. Di cui ha bisogno tutto lo sport italiano: a Parigi ci saranno solo 4 Nazionali, quelle di volley e quelle di pallanuoto. Domandiamoci perché...