Sinner, l’anno dei record: tutti i numeri

di Gaia Piccardi

Con il match-esibizione contro Carlos Alcaraz il 22 dicembre in Spagna, si chiude il migliore anno della carriera del numero 4 del mondo, che vincendo la Davis ha rivoluzionato lo sport italiano. Natale a casa, partenza per Melbourne il 2 gennaio

Sinner, l’anno dei record: tutti i numeri

Partire dalla fine, aiuta a mettere a fuoco la prospettiva. Nella stagione 2023 che si concluder� ufficialmente con l’amichevole di venerd� con Carlos Alcaraz alla Ferrero Tennis Academy di Villena, in Spagna, a 60 km da dove sta facendo la preparazione invernale (Alicante), per mettere in cascina 4 titoli Atp (totale 10) Jannik Sinner ha giocato 79 match (compresi i 3 in azzurro in Coppa Davis), vincendone 64 e perdendone 15: 3 sulla terra, che non � la sua superficie d’elezione (incluso il doloroso ko con Altmaier a Parigi, sconfitta che il team Sinner ha saputo trasformare in virt� approfittando degli inaspettati giorni liberi per anticipare la transizione dal servizio in foot back a quello in foot up), 3 sull’erba (sul verde � arrivata la prima semifinale Slam della carriera, a Wimbledon con Djokovic), 9 sul veloce, il terreno pi� diffuso sul Tour.

Se il primato stagionale all’aperto (44 vittorie, 13 sconfitte: due titoli su quattro, il Master 1000 di Toronto e l’Atp 500 di Pechino sono stati conquistati outdoor) � gi� notevole, � al chiuso che i numeri del barone rosso diventano da urlo: 20 successi e appena 2 k.o. (Medvedev in finale all’Atp 500 di Rotterdam e Djokovic in finale alle Atp Finals a Torino), entrambi ultimi atti di tornei durissimi. Per dire che, quando perde al chiuso, Sinner perde la partita che vale il titolo, non prima.

Sinner nell’elite: batte tutti i primi

Nella stagione in cui ha rotto i tab� con Medvedev (Pechino, Vienna, Torino), Djokovic (Torino e Malaga in Davis, sia in singolo che in doppio: per le statistiche conta poco ma per i tifosi � la ciliegina sulla torta) e Rune nella sfida del girone delle Finals in cui Jannik � sceso in campo gi� qualificato per la semifinale ma, vincendo, ha tenuto in vita nel torneo il diabolico Djoker che poi lo sconfigger� nel match per il titolo (e per i 4.801.500 dollari che sarebbero spettati al re imbattuto: anche senza, nella classifica stagionale del prize money Sinner si piazza quarto con 8.349.392 dollari), il confronto diretto con i top 10 marca la differenza con il passato: 13-6 quest’anno (inclusa la Davis) contro 3-9 l’anno scorso, con clamorosa fuga in avanti al cospetto dei top 5 (nel 2023 battuti il n. 4 Tsitsipas a Rotterdam, il n. 5 Fritz a Indian Wells, Alcaraz n. 1 a Miami e n. 2 a Pechino, Medvedev n. 3 a Pechino, Vienna e Torino, Rublev n. 5 a Vienna, Djokovic n. 1 a Torino e Malaga). La conferma che Sinner appartiene all’�lite del tennis.

In un anno gli ace sono saliti da 370 a 436, i doppi falli scesi da 173 a 129, le percentuali sul servizio hanno subito la rivoluzione del cambio di tecnica presentato da Wimbledon (inizio luglio) in poi: da 58% di prime e 74% di punti vinti sulla prima (53% sulla seconda) a 60% di prime e 76% di punti vinti sulla prima (57% sulla seconda), un delta tra 2022 e 2023 che ai profani sembrer� irrisorio, invece sono proprio questi dettagli a scavare la differenza tra i top player e a confluire nei macro numeri di fine anno: dei 901 game affrontati al servizio in questa stagione, Jannik ne ha vinti l’87% (784 e 83% l’anno scorso). In dodici mesi sono migliorati anche tutti gli indicatori del suo tennis sotto pressione: Sinner ha salvato il 69% delle 368 palle break affrontate, nel 2022 era stato il 63% di 353. Ma quest’anno Sinner, essendosi rafforzato anche nel fisico (4 chili di muscoli in pi� coltivati in palestra con il preparatore Umberto Ferrara), ha giocato di pi� (21 tornei contro i 17 del 2022, con l’81% di vittorie, percentuale che gli ha permesso di salire al numero 4 della classifica mondiale, best ranking eguagliando Adriano Panatta nel ‘76), e meglio.

Il 2024 di Sinner

La sfida che il 2024 porta con s� � consolidare queste statistiche, se possibile migliorandole, e allungarsi la vita nelle quattro prove del Grande Slam, dove i tre set su cinque alzeranno l’asticella al ragazzo magico, mai andato oltre la semifinale in Church Road. N� Vagnozzi n� Cahill, l’attacco a due punte che lo guida, ha messo davanti a Jannik mete impossibili, men che meno irrealistiche. L’obiettivo della prossima stagione, anzi, non cambia proprio: rimarr� centrare le Atp Finals da titolare, un gol intelligente che porta con s� la conservazione di una classifica da tennista di vertice, perch� se scendi al numero 9 del ranking nei gironi di Torino non entri.

Sinner rester� ad allenarsi ad Alicante (come sparring a Luca Nardi si � alternato Francesco Passaro: i Next Gen fanno la fila per il privilegio di lavorare con il migliore tennista italiano), con la digressione dell’esibizione di venerd� con Alcaraz, fino al 23 dicembre. Dalla Spagna andr� a casa per il Natale con i genitori, il fratello e i nonni; da Sesto Pusteria torner� a Montecarlo, da dove il 2 gennaio decoller� verso l’Australia: Cahill, gi� down under, lo aspetta dal 3. Debutto stagionale inedito, a Melbourne, con l’esibizione di lusso al Kooyong Classic (anche questa una primizia), nel vecchio circolo che ospitava l’Australian Open prima del trasferimento a Melbourne Park (1988): con Jannik, Rune, Ruud, Khachanov, Tiafoe, Murray, Wawrinka, Thiem; vince chi si aggiudica tre match, il via il 10 gennaio (diretta su Supertennis). Domenica 14 scatta il primo Slam della stagione, dove Sinner sar� testa di serie numero 4 del tabellone. Mai un azzurro aveva cominciato cos� in alto un Major dal 1977, quando Adriano Panatta part� per la difesa del titolo di Parigi conquistato l’anno precedente da campione uscente e testa di serie n.2, dietro Ilie Nastase.


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18 dicembre 2023 (modifica il 18 dicembre 2023 | 07:05)

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