Il boom di Nvidia: chi è Jensen Huang, il manager «ansioso» che sta costruendo il futuro dell'intelligenza artificiale
di Federico Cella
Super Micro si è quotata a Wall Street nel 2007 con una valutazione di 250 milioni di dollari. E su tali livelli si è mantenuta per anni, vivacchiando intorno ai 40 dollari, perlopiù trascurata dagli investitori. Poi è arrivata Chat Gpt e, d’improvviso, il mercato ha scoperto le potenzialità dell’intelligenza artificiale, spingendo le aziende al lavoro sul loro sviluppo a rialzi stellari.
Nel giro di due anni, così, Super Micro ha guadagnato quasi il 2600% a Wall Street, passando da 5 a oltre 62 miliardi di capitalizzazione. In confronto la crescita borsistica di Nvidia (+250%) appare modesta, così come quello dei gruppi della difesa come Rheinmetall (+177%) e Leonardo (+147%) che pure stanno beneficiando della corsa al riarmo innescata dalla guerra in Ucraina. La cavalcata a Wall Street ha consentito a Super Micro di raggiungere un primo traguardo: da oggi il titolo entrerà nello S&P 500. L’ingresso nel principale paniere di azioni americane dovrebbe dare un’ulteriore spinta al titolo, considerato che l’indice è preso a riferimento da una moltitudine di fondi passivi e di Etf. Qualcuno, però, inizia a sospettare che il boom di Super Micro sia la prima avvisaglia di una bolla pronta a scoppiare nel mondo dell’intelligenza artificiale.
di Federico Cella
Ma cosa fa di così speciale Super Micro da giustificare tanta euforia? L’azienda californiana produce componenti per i server che sono l’infrastruttura di base dell’intelligenza artificiale. Se insomma l’AI è il nuovo oro, Super Micro costruisce le pale e i setacci necessari a scovarlo. Trovandosi a pochi chilometri dalle loro sedi, inoltre, Super Micro vanta rapporti privilegiati con colossi all’avanguardia nell’AI come appunto Nvidia e Advanced Micro Devices, da cui può trarre informazioni preziose sull’andamento del mercato e della tecnologia. Super Micro ha così stimato di poter raddoppiare i suoi ricavi nel 2024, superando i 16 miliardi.
Alcuni analisti dubitano però che Super Micro sarà in grado di sostenere questo ritmo di crescita a lungo. Alla luce del successo di Chat Gpt e degli altri sistemi, è probabile che altri concorrenti entrino a breve sul mercato dei server per l’AI per cavalcarne l’onda. Da vedere se le barriere all’ingresso in questo settore siano abbastanza alte da proteggere il vantaggio competitivo acquisito negli anni da Super Micro. Giganti tecnologici come Amazon, Google e Meta, poi, preferiscono costruirsi i server da soli per controllare al meglio lo sviluppo dell’AI e salvaguardare i propri segreti industriali. I clienti di Super Micro sono invece perlopiù piccole e medie aziende che, di certo, utilizzeranno i sistemi di intelligenza artificiale ma non è detto vogliano investire direttamente sulle infrastrutture necessarie a svilupparla.
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