Pietrangeli sale sul podio della Coppa Davis e Sinner lo gela con lo sguardo

L’Italia del tennis festeggia la vittoria in Coppa Davis sull’Australia a 47 anni dall’ultimo successo. E a Malaga, in sostegno della squadra italiana, arrivano anche le “vecchie glorie”, i tennisti che nel 1976 avevano conquistato la prima World Cup della racchetta. Ci sono Barazzutti, Panatta, Bertolucci, Zugarelli e Nicola Pietrangeli che allora guidò gli italiani.
Proprio a Pietrangeli Jannik Sinner (il campione che ha portato al successo gli Azzurri) riserva un’occhiata di sfida: lo sguardo del 22enne è di ghiaccio per il 90enne che è stato uno dei migliori tennisti italiani di sempre.
«È un bravo ragazzo, ma per superare anche me non gli basteranno due vite» aveva dichiarato qualche tempo fa. Parole che Sinner deve avere bene in mente, vista la reazione all’arrivo di Pietrangeli e la stretta di Volandri che evidentemente lo rincuora con le mani sulle spalle. Ma non solo.
Nicola Pietrangeli a settembre scorso aveva criticato l’altoatesino per aver rinunciato al girone di qualificazione di Coppa Davis a Bologna contro Canada, Cile e Svezia. «Io dico che rappresentare il proprio Paese è il massimo dell’aspirazione di uno sportivo, è un onore comunque, a prescindere dal risultato. Chi rifiuta per poi andare a giocare un torneo altrove, andrebbe squalificato» aveva commentato il 90enne che aveva ricordato anche il rifiuto di Sinner nel 2021 alla maglia azzurra delle Olimpiadi di Tokyo per poi partecipare - nelle stesse date - all’Atp 500 sul cemento di Washington. (testo di Raffaella Cagnazzo)