Marine Le Pen indagata per finanziamenti illeciti durante la campagna elettorale (da 11 milioni e mezzo di euro)
I controlli sui conti si riferiscono alla corsa per la presidenza francese del 2022, vinta da Emmanuel Macron. A segnalare le difformità è stata la Commissione nazionale per i conti delle campagne elettorali e il finanziamento politico
Dopo la delusione delle elezioni legislative francesi, per il Rassemblement national adesso c'è un'altra preoccupazione. La procura di Parigi ha aperto un'indagine a carico di Marine Le Pen per dare seguito ai sospetti di finanziamenti illeciti ricevuti durante la campagna elettorale per la corsa alla presidenza di Francia del 2022. A dare la notizia è la tv d'oltralpe Bfm che riferisce che la segnalazione che ha messo in moto la macchina giudiziaria si deve all'apposita Commissione nazionale per i conti delle campagne elettorali e il finanziamento politico (Cnccfp) che ha rilevato le prime difformità già nel 2023. Bfm tv aggiunge che la procura contesta alla capogruppo del Rn anche reati tra cui frode, falso e appropriazione indebita.
I precedenti
Le Parisien ricorda che nel 2022 Marine Le Pen aveva investito 11 milioni e mezzo nella sua campagna elettorale con l'obiettivo di salire all'Eliseo. Inoltre, già a metà dicembre 2022 il Cnccfp aveva dichiarato irregolare l'utilizzo di oltre 300 mila euro per il noleggio di tre pullman, sempre utilizzati al fine della corsa alla presidenza. Motivo per cui Le Pen aveva deciso di impugnare la decisione davanti al Consiglio costituzione, per poi rinunciarvi. Inoltre, la Corte di Cassazione a giugno ha confermato la condanna in via definitiva del RN per aver addebitato i kit elettorali utilizzati dai candidati durante le elezioni legislative del 2012 a un prezzo eccessivo, che poi era stato rimborsato dallo stato. E non è finita qui. Marine Le Pen è in attesa di essere processata con altre 24 persone per appropriazione indebita di fondi europei in relazione alla retribuzione degli assistenti degli eurodeputati che tra il 2004 e il 2016 in realtà lavoravano per il partito di destra radicale. L'udienza è prevista per il 30 settembre prossimo.
Come funzionano i finanziamenti politici in Francia
I candidati non posso superare un limite massimo stabilito dalla legge e devono fare una rendicontazione dettagliata che va a costituire l'insieme dei conti elettorali. In seguito, la commissione esamina questi conti per verificare che ogni candidato si sia attenuto a quanto prescritto dalla normativa. Se questo si verifica, lo Stato francese rimborsa una parte delle spese elettorali sulla base di diversi parametri. Al contrario, se dai controlli dei conti emerge che i candidati non hanno rispettato i limiti il Cnccfp può ridurre il rimborso e agire per le vie legali.