
L’allarme di Berlino: Putin potrebbe attaccare l’Europa già nel 2024
BERLINO – Vladimir Putin potrebbe attaccare l’Europa già nel 2024. La rivelazione, contenuta in un documento del ministero della Difesa tedesco anticipato da Bild, tratteggia una “via al conflitto” sfaccettata, costituita da vari fronti.
Nelle scorse settimane l’intelligence tedesca e polacca avevano già messo in guardia dall’intenzione del Cremlino di scatenare un’offensiva nel continente nei prossimi tre o cinque anni. La novità è che il ministero guidato da Boris Pistorius prevede una forte accelerazione dei conflitti – militari ma anche ibridi – scatenati da Mosca. E il culmine delle aggressioni potrebbe arrivare tra ottobre e dicembre, quando alla Casa Bianca rischia di esserci di nuovo Donald Trump, scettico nei confronti della Nato e affatto disposto, com’è emerso anche di recente, a difendere l’Europa da un’eventuale guerra russa.

L’offensiva di primavera in Ucraina
In ordine cronologico, la Bundeswehr prevede già una prima tappa della minaccia russa a breve, a febbraio, quando il Cremlino potrebbe costringere altri 200mila russi ad arruolarsi nell’esercito. Scopo della mobilitazione massiccia: scatenare un’offensiva di primavera in Ucraina e incassare robuste vittorie sul terreno, anche grazie all’attuale debolezza del sostegno occidentale a Kiev.
La guerra ibrida all’Europa
A luglio Mosca scatenerebbe pesanti cyber attacchi e altre forme ibride di guerra contro l’Europa, a cominciare dai Paesi baltici, dove Putin punta a sobillare le minoranze russofone e ad aumentare le tensioni interne. Una sorta di riedizione delle finte rivolte russofile in Donbass nel 2014. Gli eventuali disordini interni in Estonia, Lituania e Lettonia fornirebbero la scusa ai russi per spostare truppe nell’Ovest della Russia e in Bielorussia, divenuto ormai uno Stato fantoccio controllato da Putin.
Il corridoio di Suwalki
La fase più pericolosa, stando al rapporto riservato della Bundeswehr, partirebbe a ottobre. Sull’onda di una campagna massiccia di disinformazione e di propaganda su una presunta “minaccia della Nato”, Mosca trasferirebbe missili a medio raggio e truppe nell’exclave di Kaliningrad. Scopo della forzatura: conquistare il corridoio lituano-polacco di Suwalki che collega l’oblast di Kaliningrad alla Bielorussia.
A dicembre del 2024 l’occupazione militare di Suwalki porterebbe alle stelle la tensione tra la Russia e la Nato – e poco dopo le cruciali elezioni negli Stati Uniti che potrebbero aver incoronato nuovamente un presidente dichiaratamente ostile verso l’Europa, ossia Donald Trump. Uno scenario agghiacciante, che precipiterebbe l’Europa nell’incubo di una guerra senza l’appoggio dell’alleato di sempre.