Inps, assegno di inclusione in pagamento dal 26 gennaio a 287 mila famiglie, respinto il 26% delle domande

Inps, assegno di inclusione in pagamento dal 26 gennaio a 287 mila famiglie, respinto il 26% delle domande Inps, assegno di inclusione in pagamento dal 26 gennaio a 287 mila famiglie, respinto il 26% delle domande

Scatta l’Assegno di inclusione, va definitivamente in soffitta il Reddito di cittadinanza. Da venerdì saranno quasi 300 mila le famiglie che riceveranno il nuovo sussidio. Come ha comunicato l’Inps, i pagamenti per l’assegno di inclusione (Adi) che partiranno domani, venerdì 26 gennaio 2024, riguarderanno 287.704 nuclei familiari. L’Inps precisa che le domande lavorate (pervenute entro i primi giorni di gennaio) sono state 446.256 di cui 418.527 con Pad sottoscritto. Sono però 12.222 le domande che necessitano di un supplemento di istruttoria per l’acquisizione della certificazione, mentre 117.461 domande sono state respinte per mancanza di requisiti. Le prime 287.704 domande, che hanno superato positivamente la fase istruttoria, spiega l’Inps, andranno in pagamento il 26 gennaio con un importo medio di 645,84 euro.

Respinto il 26% delle domande di assegno di inclusione

Come detto, l’Inps ha comunicato di aver respinto 117.461 domande per l’Assegno di inclusione su 446,256 pervenute entro i primi giorni di gennaio e lavorate, ovvero il 26%. Delle 446.256 domande di cui 418.527 con Pad sottoscritto, «117.461 - si legge - «sono state respinte per mancanza di requisiti. Tra le principali cause risultano: esito negativo sopra soglia su Dsu, Dichiarazione sostitutiva unica, superamento delle soglie di reddito, omessa dichiarazione dell’attività lavorativa».

L’importo dell’assegno sulla Carta di inclusione

Per chi invece ha ricevuto il via libera al pagamento dell’Assegno di inclusione, l’Istituto ha spiegato che gli interessati riceveranno nelle prossime ore un sms con l’invito a recarsi presso un ufficio postale per ritirare la Carta di Inclusione sulla quale è accreditato l’importo dell’assegno.

Le domande lavorate (pervenute entro i primi giorni di gennaio) sono state 446.256 di cui 418.527 con il Patto di attivazione digitale sottoscritto. Sulle 12.222 domande che necessitano di un supplemento di istruttoria per l’acquisizione della certificazione attestante il requisito richiesto ai fini del riconoscimento della misura l’Inps spiega che, acquisita la certificazione, potrà procedere al pagamento dal prossimo 15 febbraio o comunque entro 60 giorni qualora non pervenga la certificazione da parte degli enti preposti. Ci sono poi 1.140 domande n istruttoria per controlli interni dell’Istituto (accertamenti antifrode) e 117.461 domande che sono state respinte per mancanza di requisiti. Tra le principali cause risultano: esito negativo sopra soglia su Dichiarazione sostitutiva unica, il superamento delle soglie di reddito, e l’omessa dichiarazione dell’attività lavorativa.

Quindi, spiega l’Inps, le prime 287.704 domande, che hanno superato positivamente la fase istruttoria, andranno in pagamento il 26 gennaio con un importo medio di 645,84 euro. In totale le domande pervenute dal 18 dicembre ad oggi sono 651.665 e c’è tempo fino al 31 gennaio per inoltrare le richieste di Adi che, superati i controlli preventivi e sottoscritto il Pad, saranno messe in pagamento già il 15 febbraio. I richiedenti che procederanno alla sottoscrizione del Pad entro il 31 gennaio avranno diritto al pagamento anche della mensilità del mese corrente.

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