Europee, soglie, obiettivi (e incubi) dei partiti: FdI vuole sbancare, Renzi e Calenda lottano per sopravvivere

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di Claudio Bozza e Paolo Decrestina

La corsa per Bruxelles servir� per regolare i conti nel governo. Tra Pd e M5S � scontro aperto: chi prender� un voto in pi� sar� il leader del campo progressista. La sfida per il 4% dell’ex Terzo polo

 Elezioni europee, soglie, obiettivi (e incubi) dei partiti: FdI vuole sbancare, Renzi e Calenda lottano per sopravvivere

C’� FdI che vuole provare a sbancare, puntando al 30% alle Europee, anche per regolare i conti con gli alleati di centrodestra, che rivendicano pi� spazio. Oltretutto, proprio a Matteo Salvini, un buon risultato servirebbe allo stesso leader per sopire i maldipancia interni alla Lega . C’� poi il test vitale per la Forza Italia, a gestione Tajani, che per la prima volta dovr� testare il peso del partito dopo la morte di Silvio Berlusconi. E infine la prova di forza tra Pd e M5S, mentre Azione e Italia viva dovranno misurarsi con la �ghigliottina� del 4%: chi non la supera rester� fuori.

Il conto alla rovescia per le elezioni europee di giugno � iniziato. E in ogni partito iniziano a delinearsi le �soglie della verit�. Chi prender� pi� voti? E chi potr� dire di aver vinto davvero, sia in termini assoluti sia nelle competizioni interne tra centrodestra, centrosinistra e lo stesso centro? Alla vigilia sono percentuali �psicologiche�, che a conti fatti avranno per� un profondo valore politico.

Alle ultime Politiche, Fratelli d’Italia aveva conquistato il 26%, affermandosi come primo partito d’Italia. L’ultimo sondaggio di fine dicembre 2023 (realizzato da Ipsos per il Corriere) attesta i meloniani al 29,3%. Alle Europee di giugno, anche se da Via della Scrofa hanno ufficialmente le bocche cucite, l’aspirazione � quella di raggiungere il 30%. Numeri alla mano � una soglia verosimile, ma fantascientifica da prevedere se paragonata al 6,4% conquistato nel 2014 per la corsa verso Bruxelles.

Salvini ha invece fissato esplicitamente un’asticella: �Sicuramente puntiamo alla doppia cifra: il mio obiettivo � che la Lega prenda un voto in pi� del M5S�. Una soglia piuttosto ambiziosa, anche perch� i numeri sono i seguenti. Alle Politiche i leghisti avevano preso l’8,8% e l’ultima rilevazione Ipsos d� la Lega in calo all’8%. Mentre il Movimento aveva raccolto il 15,4% e ora risulta attestato al 17,2%. Conquistare quasi 10 punti, in 4 mesi, appare quindi una mission impossible per il partito del vicepremier, lontano anni luce dal boom del 34,3% alle Europee 2014.

Per Forza Italia, il voto delle Europee sar� fondamentale per testare la tenuta post Berlusconi. Alle Politiche gli azzurri conquistarono l’8,8% e oggi per Ipsos risultano avere il 6,8% dei consensi. Finire sotto al 6% potrebbe quindi mettere a repentaglio la leadership di Antonio Tajani, successore del Cavaliere.

Nel centrosinistra, o meglio nel �campo largo� (mai nato), la lotta sar� incandescente. Qui, in particolare, i risultati Ue saranno uno spartiacque per regolare i rapporti di forza tra Pd e M5S. Nel partito guidato da Elly Schlein � stata idealmente fissata una �soglia Zingaretti�, cio� il 22,7% del Pd del vecchio segretario. Un obbiettivo fattibile, anche se abbastanza ambizioso, visto che i dem non risultano schiodarsi dal 19% delle Politiche, cos� come nei sondaggi.

Se al Nazareno i toni rispetto ai potenziali alleati del M5S non sembrano critici, quelli utilizzati dal partito di Giuseppe Conte appaiono come molto competitivi. � appunto lo specchio di un braccio di ferro interno: chi tra Schlein e l’ex premier conquister� un voto in pi� potr� rivendicare la leadership del �campo progressista�. Sar� un traguardo fondamentale. E Conte vuole tagliarlo per primo, visto che dopo il 15,4% delle Politiche � dato da Ipsos in crescita al 17,2%.

C’� infine la partita per la sopravvivenza, che si giocher� al centro, tra Matteo Renzi e Carlo Calenda. Gli ex alleati di Italia viva e Azione dovranno fare per il tutto per tutto e superare il 4%, soglia di sbarramento per entrare al Parlamento Ue. Entrambi i leader, dopo un traumatico divorzio, numeri alla mano potrebbero giocarsi la testa per un pugno di voti. Renziani e calendiani, uniti, alle Politiche incassarono il 7,8%. Oggi, sempre secondo Ipsos, Italia viva risulta al 3,5% mentre Azione al 3,2%, che se portasse per� a casa il (probabile) accordo con +Europa dormirebbe sonni ben pi� tranquilli.

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11 gennaio 2024 (modifica il 11 gennaio 2024 | 10:46)

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