Chi è Mattia Zaccagni: il gol alla Croazia come Del Piero, la moglie Chiara Nasti, lo scontro con Zaniolo
Mattia Zaccagni contro la Croazia ha firmato il suo primo gol azzurro con una prodezza come quella di Alex Del Piero alla Germania nel 2006. «Un punto di partenza». Il laziale era entrato in Nazionale con Mancini, ma poi era rimasto fuori dal giro anche per un infortunio che non sembrava così grave
«Grazie per il paragone, quel gol di Del Piero alla Germania del 2006 l’avrò visto e rivisto migliaia di volte». Mattia Zaccagni per il suo primo gol in Nazionale a 29 anni ha scelto un modello ambizioso e vincente. Il tiro a giro al minuto 98 contro la Croazia è stato quello del pareggio, ma è valso la qualificazione al secondo posto agli ottavi: «Un punto di partenza e non di arrivo, come per me» dice Mattia nella pancia dell’enorme impianto del Lipsia.
Del resto Zac ama fare le cose in grande anche nella vita privata, che poi tanto privata non è: due anni fa ha affittato l’Olimpico con la sua compagna, l’influencer Chiara Nasti, per annunciare il sesso del loro primo figlio. Con un tiro in porta (ovviamente in gol), l’esplosione di coriandoli azzurri e la scritta sul maxischermo «It’s a boy». La festa «all’americana» è proseguita l’anno scorso con il matrimonio, nella basilica di Santa Maria in Aracoeli, la stessa dove si erano sposati Ilary Blasi e Francesco Totti. E il piccolo Thiago sarà presto seguito da una sorellina.
Aveva i capelli lunghi, il ragazzino Zaccagni che guardava i gol di Del Piero. E non era un predestinato ed è stato scartato diverse volte per il suo fisico troppo gracile. Ha esordito in C2 con la squadra della sua città, Bellaria, poi lo ha preso l’Hellas Verona mandandolo in Lega Pro con Venezia e Cittadella.
Una risalita lenta, perché Zac è il classico talento difficile da incasellare: trequartista o esterno a sinistra pronto a rientrare col piede destro come contro la Croazia, questo era il problema. Poi la svolta, come trequarti più accentrato, nel 3-4-2-1 di Ivan Juric al Verona che fa fare al ragazzo romagnolo il grande salto.
Con Mancini non scatta la scintilla: il caso infortunio
Prima la Lazio, con il record personale di 10 in gol in campionato due stagioni fa e quindi la convocazione in Nazionale. Ma con Mancini non scatta per nulla la scintilla, anche perché Zac lascia il ritiro per problemi fisici che non sembrano così gravi, tanto che il c.t. lascia fuori il laziale per tanti mesi dal giro azzurro.
Di mezzo ci si è messo anche lo scontro a distanza con Zaniolo, ex di Chiara Nasti. Tutto nasce dai festeggiamenti della Roma per la Conference League, con il coro intonato anche dal romanista: «Il figlio di Zaccagni è di Zaniolo».
La polemica Zaccagni-Nasti-Zaniolo
Pronta la risposta della stessa influencer napoletana: «Con quel gamberetto non si sa come abbia avuto già un figlio. Siete degli sfigati e fate schifo». Polverone mediatico, accuse di bodyshaming e altre polemiche che non giovano a nessuno, tanto meno a Zaccagni. Ma adesso il cielo è azzurro, senza più nuvole per Mattia e anche per la Nazionale che aspetta la Svizzera a Berlino. Sarà davvero un punto di ripartenza?