Bollette, da aprile sale la soglia Isee per il bonus sociale (e scattano rincari per tutti)

Avere il bonus sociale per le bollette sarà più difficile. A partire da aprile, si esauriscono gli effetti dei contributi straordinari previsti dalla Legge di Bilancio 2024. Lo ha annunciato l’Autorità Arera assieme all’aggiornamento delle tariffe della luce. A partire dal secondo trimestre 2024 i bonus sociali elettricità e gas tornano al regime ordinario, con le soglie Isee per accedere all’agevolazione fissate a 9.530 euro e a 20.000 euro per le famiglie ‘numerose’ (con oltre tre figli)«Si ricorda – riporta la nota - che a fine 2023 l’Autorità aveva aggiornato i bonus sociali elettricità e gas nella misura prevista dalla normativa (la riduzione in bolletta è del 30% rispetto alla spesa di riferimento, lordo tasse, per l’energia elettrica, e del 15%, netto tasse, per il gas)».

Aumentano i contributi per le rinnovabili

Con il secondo trimestre scattano, inoltre, diversi rincari in bolletta. Aumentano anche gli oneri generali di sistema, cioè le spese che finanziano voci diverse, per adeguare i gettiti agli oneri previsti nel 2024. Quella più nutrita sono gli incentivi per le rinnovabili. In particolare – ha calcolato Staffetta Quotidiana - per il sostegno alle fonti green (la voce Asos) «la spesa in bolletta di una famiglia tipo aumenta di un 17% a circa 3 centesimi al kWh più le tasse. La componente destinata a incentivare tra l’altro il bonus elettrico, la messa in sicurezza del nucleare, le agevolazioni tariffarie per il settore ferroviario e il sostegno alla ricerca di sistema (Arim) aumenta di un 26% a circa 0,9 centesimi/kWh. Complessivamente l'aumento delle due voci è di un 19% a circa 4,2 centesimi al kWh Iva inclusa». 
Per una famiglia tipo che consuma 2.700 kWh all’anno la spesa per la Asos è di 81 euro all’anno e per la Arim è di 24,3 euro, se le due voci mantenessero i livelli di prezzo del secondo trimestre per un anno intero. 

I costi per le reti

Ma non finisce qui. Altri aumenti sono dovuti per le tariffe di rete. Nel dettaglio, salgono «le componenti addizionali della tariffa di trasporto Crv relative al sistema di settlement e di interrompibilità ed è inoltre stata aumentata la componente CRVCS (per lo stoccaggio gas)». In merito agli oneri generali, «è stata adeguata al rialzo la componente tariffaria UG3FT che alimenta il Fondo riconoscimento fornitori di ultima istanza, per l’aumento previsto degli oneri di morosità che Snam sta sostenendo in relazione soprattutto alla situazione di Ilva».  

La spese per gli stoccaggi gas

Dalla delibera di aggiornamento degli oneri di sistema emerge anche che, per quanto riguarda il gas, l'Arera ha disposto la restituzione al gruppo pubblico Gse di circa 0,9 miliardi da erogare tra fine aprile e fine maggio per compensare le minusvalenze di oltre 890 milioni riportate nella compravendita sul mercato di circa un terzo dei volumi di gas per il riempimento d'emergenza degli stoccaggi nell'estate 2022, quella caratterizzata da prezzi altissimi per la crisi con la Russia. «La spesa – spiega il vicedirettore di Staffetta Quotidiana Gionata Picchio - è stata già sostenuta nei mesi scorsi dai consumatori attraverso un apposito corrispettivo (CRVos), relativo allo stoccaggio gasLa componente è applicata solo nei mesi invernali, quindi da aprile verrà azzerata per tornare a ottobre».

L’Unc: altri aumenti da gennaio

Infine, bisogna anche ricordare gli aumenti già scattati a gennaio, che l’Unione Nazionale dei Consumatori ha calcolato per il Corriere. «Con la fine degli sconti sugli oneri di sistema del gas decisi dal governo - spiega spiega Marco Vignoli, responsabile energia dell’Unc - a partire dal primo gennaio 2024 sono state reintrodotte le componenti RE e UG3, pari rispettivamente a 0,012695 e 0,004638 euro a standard metro cubo. Considerando anche il rialzo dell’Iva, non su tutta la bolletta, ma solo su quelle due componenti, per una famiglia tipo che consuma 1.400 metri cubi all’anno il rincaro su base annua sale a 28 euro e 61 centesimi. Per la luce, il rialzo scattato da dicembre 2023 a gennaio 2024 degli oneri di sistema e del trasporto e gestione del contatore implicano, nell’ipotesi gli aumenti restino costanti per tutto il 2024, un rincaro annuo pari a 24 euro e 11 centesimi per una famiglia tipo che consuma 2.700 kWh all'anno e ha una potenza impegnata pari a 3 Kw»

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1 aprile 2024 ( modifica il 1 aprile 2024 | 07:50)

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