L’ultimo italiano a sbucare nei quarti di finale di uno Slam senza perdere per strada nemmeno un set era stato Corrado Barazzutti a Parigi nell’80 (decima di dieci sconfitte con Bjorn Borg, che poi avrebbe vinto il torneo). Era la coda delle meraviglie della mitica squadra capace di vincere la Coppa Davis in Cile, il testimone l’ha raccolto Jannik Sinner 47 anni dopo e l’abbrivio di quell’impresa � arrivato fino in Australia, dove il barone rosso ha centrato il sesto quarto di finale Major della carriera (eguagliati Panatta e Berrettini, prosegue l’inseguimento a Pietrangeli, a quota 10).
Sinner e il servizio non ancora al top: così Jannik sfida Rublev all’Australian Open
All’Australian Open la sfida dei quarti di finale tra il numero 4 italiano e il numero 5 russo, gi� battuto quattro volte. L’azzurro � il top player che fin qui ha speso meno energie e tempo in campo, all’orizzonte la semifinale con Djokovic

Dopo Van de Zandschulp, de Jong e Baez anche il russo Khachanov � stato sottoposto al trattamento-Sinner, che possiamo riassumere cos�: 54% di prime palle (pochine, ma all’abbondanza sopperisce l’efficacia: 8 punti su 10 conquistati con la prima), 8 aces, 10 palle break concesse e 9 annullate, 5 break, 46 colpi vincenti. Se ne deduce che ormai il numero 4 del mondo sa portare a casa il risultato anche quando il servizio non � perfettamente oliato (�Con Khachanov ho avuto qualche problemino: per due set ho avuto delle difficolt� per� da fondo mi sono sentito bene e alla fine la partita si � aggiustata: in un match c’� sempre qualcosa che non funziona al 100%�), l’allenamento di oggi a Melbourne sar� specifico su questo perch� contro Andrey Rublev, il n.5 russo che l’aspetta domani al varco, serviranno numeri migliori.
L’Australia � dolce per il ragazzo che sta provando a riscrivere un’altra pagina di storia (mai un italiano ha sbancato il primo Slam della stagione). Jannik avanza a furia di avverbi alterati e diminutivi (�pochettino� e �qualcosina� i suoi preferiti), accumula piccoli primati a cui non d� valore (�Non sto guardando i record, non mi interessano: io faccio la storia per me stesso�), se i punti gratis con il servizio ancora non piovono dal cielo � con i colpi di rimbalzo e il gioco difensivo (2 turni di battuta su 53 ceduti nel torneo: uno a Van de Zandschulp e uno a Khachanov) che sta scavando la differenza tra s� e i rivali. Rublev � reduce da maratone sfiancanti (con il brasiliano Seyboth Wild al primo turno aveva gi� un piede in doccia), ieri con l’idolo di casa Alex De Minaur ha finito al quinto set dopo 4h14’ di battaglia, quasi incapace di muoversi per i crampi e la stanchezza: �Vivere tra i miei pensieri � come stare in mezzo a un film dell’orrore� ha detto il russo che insegue Sinner 2-4 nei precedenti (le due sfide datate 2023, entrambe sul veloce, sono andate a Jannik), chiamato alla missione quasi impossibile di ribaltare le quote dei bookmaker e fermare la corsa della palla di neve altoatesina, lanciata verso il fascino di una semifinale contro re Djokovic, impietoso con il francese Mannarino (3 game lasciati in tre set).
Il margine di crescita, insomma, � notevole nel gioco del giovane uomo italiano atteso dal presidente della Repubblica Mattarella, insieme alla squadra azzurra di Davis, il primo febbraio al Quirinale. �Ho la fortuna di essere in una situazione che mi piace e sento la gioia di andare verso il lavoro tutti i giorni con il sorriso sulle labbra — ha spiegato Jannik dopo aver regolato Khachanov —. Contro Rublev, che � un formidabile lottatore, vado in campo sereno: sar� un’altra opportunit� di far vedere qualcosina di me e del mio tennis�. Qualcosina.
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22 gennaio 2024 (modifica il 22 gennaio 2024 | 07:33)
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