Il governo italiano oppone il veto all’acquisizione di Microtecnica da parte della francese Safran. A rivelarlo è la stessa azienda transalpina. «Safran è stata informata della decisione del Governo italiano di esercitare il Golden Power, opponendosi così alla cessione di Microtecnica, società titolare delle attività in Italia del gruppo Collins Aerospace» per cui a luglio Safran ha presentato una proposta di acquisto da 1,8 miliardi di dollari.
Le motivazioni del golden power
Secondo il Financial Times, nel decreto il governo italiano motiva la decisione con il timore che Safran non avrebbe assicurato la priorità alle linee di produzione di interesse per la difesa nazionale. L’esecutivo presieduto da Giorgia Meloni afferma inoltre di essersi previamente consultato con quello tedesco che avrebbe segnalato preoccupazioni riguardo a un’eventuale interruzione nell’approvvigionamento di ricambi e servizi di manutenzione per i jet Eurofighter e Tornado, contemplati nei programmi di difesa della Nato.
Leonardo vende il 6,9% di Drs e incassa 320 milioni. Cingolani: ora investimenti e acquisizioni
di Francesco Bertolino
Il disappunto di Safran
L’esercizio del golden power ha sorpreso Safran che, comunque, «rimane impegnato nella transazione e sta lavorando con tutte le parti per determinare i passi successivi appropriati», si legge in una nota. Che il veto italiano non fosse previsto, però, emerge dalle dichiarazioni affidate dall’amministratore delegato del gruppo francese, Olivier Andriès, al quotidiano britannico. «Danno per scontato il peggiore scenario riguardo alle nostre intenzioni di supportare equamente e dare priorità all’Eurofighter», ha sottolineato il manager. «È piuttosto ironico perché siamo già fornitori dell’Eurofighter e di altri programmi di difesa italiani attraverso altre controllate».
Le conseguenze sulle alleanze europee
Sinora il golden power era stato impiegato soprattutto per bloccare operazioni da parte di imprese cinesi o, comunque, con sede al di fuori dell’Unione europea. Safran è invece un’azienda europea che, peraltro, ha fra i principali azionisti lo Stato francese, con una partecipazione dell’11,2%. Andriès si è detto anche sconcertato dall’opposizione all’acquisto di Microtecnica da parte di un gruppo francese dal momento che sinora l’azienda italiana era parte del colosso della difesa americano Raytheon Tecnhologies. «È un segnale davvero brutto inviato da Italia e Germania per il futuro della collaborazione europea nel settore della difesa».
Iscriviti alle newsletter di L'Economia
Whatever it Takes di Federico Fubini
Le sfide per l’economia e i mercati in un mondo instabile
Europe Matters di Francesca Basso e Viviana Mazza
L’Europa, gli Stati Uniti e l’Italia che contano, con le innovazioni e le decisioni importanti, ma anche le piccole storie di rilievo
One More Thing di Massimo Sideri
Dal mondo della scienza e dell’innovazione tecnologica le notizie che ci cambiano la vita (più di quanto crediamo)
E non dimenticare le newsletter
L'Economia Opinioni e L'Economia Ore 18
Corriere della Sera è anche su Whatsapp. E' sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.
20 nov 2023
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ULTIME NOTIZIE DA L’ECONOMIA
>di Francesco Bertolino
Panama, il canale resta «a secco»: ecco perché aumenteranno i costi del trasporto marittimo
di Valentina Iorio
Offerte di lavoro, in Italia solo un’azienda su sei indica gli stipendi negli annunci
di Valentina Iorio
Moda, i corsi di formazione costano troppo? La soluzione sono le borse di studio
di Anna Zinola
Colf e badanti, click day per le assunzioni il 4 dicembre 2023: come fare domanda
di Diana Cavalcoli