Joe Biden usa due pesi e due misure, negli aiuti militari forniti a Israele e all’Ucraina.
Le armi Usa a Kiev sono vincolate a una restrizione stringente: non possono servire a colpire obiettivi dentro il territorio della Russia. Un limite che lega le mani alle forze armate ucraine, riduce la loro capacit� di difesa.
Viceversa, a Israele �l’America ha spedito bombe da duemila libbre senza alcuna restrizione sul loro uso, nonostante che Benjamin Natanyahu abbia ignorato tutte le richieste degli Stati Uniti�.
L’accusa viene da un democratico moderato, il senatore Chris Van Hollen del Maryland. � la conferma di una divisione sempre pi� profonda in seno al partito di Joe Biden sulla guerra in Medio Oriente.
Ad opporsi all’appoggio incondizionato offerto a Israele non � pi� soltanto l’ala sinistra, la giovent� dei campus universitari, la comunit� degli immigrati arabi, o movimenti afroamericani radicali come Black Lives Matter. C’� una parte centrista e moderata del partito che preme per una svolta. La tensione interna al partito democratico Usa � stata accentuata negli ultimi giorni dall’uccisione di sette operatori umanitari della ong World Central Kitchen, uccisi in un attacco israeliano mentre portavano cibo nella Striscia di Gaza. Biden si � detto �indignato e col cuore spezzato�. Lo stesso presidente ha dichiarato che le forze armate israeliane non devono varcare �la linea rossa� di un bombardamento della citt� di Rafah. Ma non ha precisato quali sarebbero le conseguenze, sugli aiuti Usa, se quell’attacco prosegue.
“Su Israele e Ucraina due pesi e due misure”: e Biden finisce sotto accusa nel suo partito
Finora Biden ha fatto un solo gesto concreto per segnalare una presa di distanza netta dalle azioni di Netanyahu: per la prima volta ha evitato di usare il proprio diritto di veto nel Consiglio di sicurezza Onu, spianando cos� la strada all’approvazione di una risoluzione che Israele considera inaccettabile. � stato un gesto politico forte. Ha segnalato a Netanyahu che l’America, ritirando il proprio appoggio diplomatico incondizionato al Palazzo di Vetro, pu� condannare Israele a un isolamento internazionale sempre pi� grave. Per� nello stesso tempo Biden ha continuato a fornire aiuti militari, quelli s� tuttora �incondizionati�. Cio� a prescindere dal fatto che Netanyahu ignori sistematicamente tutte le richieste della stessa Amministrazione Usa.
Il tema � ormai in primo piano anche sui media pi� vicini al partito democratico. Ecco un titolo sul Washington Post di gioved� 4 aprile: �Gli Stati Uniti hanno approvato la fornitura di migliaia di bombe a Israele nello stesso giorno dell’attacco che ha ucciso i sette operatori di World Central Kitchen�. Lo stesso quotidiano sottolinea: �La decisione di dare via libera alle munizioni dimostra la determinazione di Biden di proseguire l’approvvigionamento di armi letali a Israele pur condannando l’incidente�. Il Post parla di una �linea rossa introvabile� a proposito dell’ultimatum lanciato dalla Casa Bianca a Netanyahu su Rafah.
Il New York Times da parte sua d� grande evidenza alle pressioni di Biden sul Congresso affinch� approvi la vendita di cacciabombardieri F-15 a Israele per 18 miliardi di dollari, quella che definisce �una delle pi� grosse forniture di armi americane nella storia dei rapporti bilaterali, proprio mentre crescono le critiche sulla guerra a Gaza�.
Da tempo � in corso un dibattito all’interno del partito democratico su questo tema. Fermo restando che l’appoggio a Israele � sacrosanto per tutti i valori che rappresenta l’unica democrazia del Medio Oriente, che occorre combattere l’escalation di antisemitismo, che non bisogna mostrare cedimenti verso le frange pro-Hamas colpevoli di esultare di fronte alla mattanza dei civili ebrei il 7 ottobre 2023. Fermo restando cio� che il diritto all’esistenza e all’autodifesa di Israele va sostenuto, tuttavia � discutibile che l’America debba aiutare il governo Netanyahu �a prescindere�, cio� anche quando il destinatario degli aiuti compie azioni che sono contrarie agli interessi vitali degli Stati Uniti. Non aver usato il diritto di veto all’Onu � stato un primo passo simbolico e di valore politico, per segnalare l’inizio di una dissociazione. Per� tutto il comportamento di Biden sul fronte militare va nella direzione opposta.
Questa contraddizione, se non viene sciolta, continuer� a dividere il partito democratico e a inseguire Biden fino al voto del 5 novembre.
A proposito di elezioni: di Medio Oriente ha cominciato a occuparsi anche Donald Trump. � di ieri una telefonata del candidato repubblicano con i vertici dell’Arabia Saudita. Riad pu� svolgere un ruolo determinante per una soluzione negoziata su Gaza. L’Arabia saudita fu oggetto di attenzioni molto speciali da Trump quando era presidente: inaugur� la sua politica estera nel 2017 scegliendo di fare a Riad la tappa numero uno del suo primo viaggio internazionale.
4 aprile 2024, 18:34 - modifica il 4 aprile 2024 | 18:37
© RIPRODUZIONE RISERVATA
