Sinner a Torino, cosa fa per giocare al Roland Garros
Al Jmedical di Torino, il centro medico all’avanguardia di proprietà della Juve, Sinner sta lavorando da giorni per superare il problema all’anca
Torino l’ha osannato, è diventata pazza di lui soltanto pochi mesi fa durante le Atp Finals. Era il novembre scorso e Jannik Sinner ha esaltato i tifosi torinesi, e non solo, con una straordinaria cavalcata chiusa con la finale persa contro Novak Djokovic. Adesso Torino ha accolto di nuovo il numero due al mondo per le cure resesi necessarie dopo l’infortunio all’anca destra che l’ha costretto a ritirarsi dal torneo di Madrid e a saltare gli Internazionali d’Italia di Roma.
Da una settimana, il fenomeno azzurro fa base in città, precisamente alla Continassa, in pratica a casa Juve. Qui il club bianconero ha il suo quartier generale: sede, centro sportivo, Allianz Stadium, JHotel e JMedical. Tutto vicino, tutto raggiungibile in pochi minuti, anche a piedi.
E’ proprio al JMedical, il centro medico all’avanguardia di proprietà della Juve, adiacente allo stadio, che Sinner sta lavorando da venerdì scorso per superare il problema all’anca che ha lasciato inquietudini e incertezza sul suo ritorno in campo. L’obiettivo resta il Roland Garros, che inizierà a Parigi il 27 maggio: ce la farà, Jannik?
Il campione, intanto, lavora sodo. Le sue giornate sono abbastanza simili, prevedono una programma costante. Sinner vive al JHotel e da lì si sposta mattina e pomeriggio al JMedical per le sedute in palestra e in piscina seguito dal preparatore atletico, Umberto Ferrara, e dal fisioterapista, Giacomo Naldi, e dagli specialisti della struttura torinese. Non è stata una scelta casuale quella di venire a Torino perché da almeno due anni Jannik svolge al JMedical esami, test, cure, piani alimentari, valutazioni posturali.
Lavoro al mattino, ritorno in hotel per il pranzo in una sala riservata, riposo e poi, attorno alle 15, di nuovo terapie e programma personalizzato per riacquistare la condizione. Nei giorni scorsi è tornato velocemente anche a casa, a Montecarlo, per ulteriori controlli. In fondo, il Principato dista soltanto tre ore di auto da Torino. C’è massima riservatezza da parte di tutti attorno al campione, ovvio. Capita che Jannik incontri qualche fan - ce ne sono tanti che sono anche tifosi juventini e vanno alla Continassa in cerca dei calciatori - e lui accontenta tutti: sempre disponibile e sorridente per selfie e autografi.
Il sorriso insomma sta tornando, dopo i primi giorni difficili. Attorno a lui ci sono le persone di fiducia, quelli di sempre: i coach, Simone Vagnozzi e Darren Cahill (appena arrivato dall’Australia), il tandem Fornara-Naldi e la famiglia. Anche i genitori sono arrivati in questi giorni per stargli vicino qualche ora. Non solo, nelle ultime ore è scattato anche il gossip: a Torino è stata vista Anna Kalinskaya, venticinquenne tennista russa, che avrebbe preso il posto di Maria Braccini nel cuore del campione.
Il mirino resta comunque ben puntato sul Roland Garros: la permanenza torinese è agli sgoccioli. Nel weekend, Jannik farà ritorno a Montecarlo e cercherà in campo le sensazioni giuste per il rientro a Parigi. In attesa di tornare a Torino a novembre per le Finals.