Usa, i repubblicani inviteranno Biden a deporre per l’impeachment

NEW YORK - I repubblicani non rinunciano al tentativo di imbarazzare il presidente Biden, discutendo il suo impeachment alla Camera, al punto che il leader dell’Oversight Committee James Comer ha detto che vuole invitarlo a testimoniare. La verità però è che l’inchiesta finora non ha prodotto prove significative, e gli stessi parlamentari del Gop hanno evitato di mettere ai voti l’incriminazione del capo della Casa Bianca, perché sanno di non avere i consensi sufficienti nemmeno all’interno del loro partito. Ma continuano a trascinare l’iniziativa nella speranza di trovare qualcosa, o comunque di tenere Biden sotto pressione.

Ieri l’Oversight Committee ha tenuto audizioni pubbliche con alcuni ex soci in affari di Hunter, il figlio del presidente, ma ancora una volta non ha scoperto novità capaci di giustificare l’impeachment del presidente per corruzione. Nonostante questo Comer ha dichiarato che inviterà il capo della Casa Bianca a testimoniare, per "spiegare come mai la sua famiglia ha ricevuto decine di milioni di dollari".

È un invito, non un mandato di comparizione, e quindi certamente Biden non lo accetterà, anche perché non c’è molto da spiegare. Lo dimostra il fatto che ieri, proprio per andare a vedere il bluff dei repubblicani, il deputato democratico della Florida Jared Moskowitz ha proposto di votare subito l’incriminazione: "Perché continuare a sprecare i soldi dei contribuenti con queste audizioni? Se ne siete così convinti, votiamo gli articoli di impeachment e procediamo con il processo del presidente". Ma Comer e Jim Jordan, leader della Commissione Giustizia che cogestisce il procedimento, si sono rifiutati. Il motivo è semplice. Sanno che se la richiesta di incriminazione finisse oggi davanti all’aula, verrebbe bocciata, perché non prenderebbe abbastanza voti neppure nel loro partito. Però vanno comunque avanti con l’inchiesta, perché questa è ormai la dialettica politica a Washington.