Bollette luce e gas attese in calo, con risparmi per 126 euro all’anno: ecco perché

Poco più di 25 euro al megawattora oggi ,1 marzo, rispetto ai 40 euro di tre mesi fa e ai 60 euro di un anno fa. Il costante calo del prezzo del gas sul mercato europeo di riferimento, il Ttf di Amsterdam, con le quotazioni ormai tornate a livelli “normali”, cioè precedenti alla crisi con la Russia che era il maggior esportatore in Europa, porteranno buone notizie anche sul fronte delle bollette, A calcolare di quanto potrebbero scendere è stato Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia.

Bollette, risparmi per 126 euro all’anno

La prossima settimana – ha detto all’Ansa l’economista dell’energia, che è appena stato nominato nella triade dei commissari dell’ex Ilva - l'Autorità Arera «dovrebbe decidere un calo del 2% delle tariffe del gas del mese di febbraio per gli utenti vulnerabili» (l'ex mercato tutelato per i consumatori domestici non vulnerabili è terminato a gennaio 2024) mentre «per il mercato elettrico» che sarà tutelato fino al 30 giugno prossimo  (dal primo luglio chi non avrà scelto per mercato libero passera al nuovo Servizio a tutele graduali) , la decisione è attesa fra un mese e le tariffe per il secondo trimestre dell’anno che rappresenterà l’ultimo aggiornamento dell’Arera per l’energia elettrica del regime tutelato dovrebbero scendere dell'8 per cento. «Il risparmio medio per la famiglia tipo -ha stimato Tabarelli - sarà di 76 euro per il gas su base annua, in base al calo di febbraio», mentre per la luce «il risparmio sarà 50 euro all'anno».

Il crollo del prezzo del gas

«Le motivazioni del calo sono, come al solito, da ricondurre al mercato internazionale – rileva l’economista - dove la crisi del gas è dimenticata, le scorte sono altissime, la domanda è bassa grazie anche alle rinnovabili e al nucleare francese. Pesa soprattutto la debolezza della domanda elettrica, l'unica nota negativa nel quadro complessivamente positivo, soprattutto per il tasso di inflazione. Infatti - spiega il presidente di Nomisma energia - una domanda debole dell'elettricità indica una produzione industriale bassa e una ripresa economica debole».
Tabarelli spiega ancora che «il calcolo della famiglia tipo sui vulnerabili cambia e passa a un consumo medio di 1.100 metri cubi all'anno, contro i 1.400 precedenti, calo che dovrebbe avvenire anche per l'elettricità, dai precedenti 2.700 chilowattora all'anno a 2.000. Le famiglie vulnerabili sono più piccole, molte fatte da pensionati e, anche quelle numerose, per ovvie ragioni di povertà, consumano meno».

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1 marzo 2024 ( modifica il 1 marzo 2024 | 16:46)

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