Con la celiachia aumenta il rischio di malattie a cuore e vasi sanguigni

di Elena Meli

Negli intolleranti al glutine la probabilit� di patologie cardiovascolari cresce di circa il 30 per cento; la dieta di esclusione per gestire la celiachia e ridurre i rischi connessi

Con la celiachia aumenta il rischio di malattie a cuore e vasi

(Fotolia)

Chi � celiaco ha un rischio di sviluppare malattie cardiovascolari del 27 per cento pi� alto rispetto a chi riesce a tollerare il glutine : lo ha sottolineato una recente ricerca condotta nel Regno Unito analizzando i dati di oltre duemila celiaci presenti nell’UK Biobank, un ampio studio di popolazione che ha arruolato circa mezzo milione di inglesi fra il 2006 e il 2010 e li sta seguendo nel tempo.

Rischi per cuore e vasi

Seguendo i pazienti per circa dodici anni, i ricercatori hanno osservato un incremento del rischio cardiovascolare nei celiaci e verificato che il pericolo di infarti, coronaropatie e simili sale all’aumentare del tempo trascorso dalla diagnosi della malattia, arrivando per esempio al 34 per cento in pi� in chi � celiaco da oltre dieci anni. I motivi ipotizzati vanno dalla dieta differente dei celiaci ai meccanismi di malattia, perch� chi � celiaco ha un rischio maggiore di altre malattie autoimmuni che a loro volta possono incidere sul pericolo cardiovascolare. Di certo � per� ancora pi� a rischio chi � celiaco e non ha ancora ricevuto la diagnosi oppure mangia glutine per sbaglio: l’ingestione del glutine mantiene costante un processo infiammatorio locale, perci� i celiaci hanno una maggior probabilit� di andare incontro a problemi legati al malassorbimento e alla persistenza dei sintomi per cui la celiachia era stata diagnosticata, come polineuropatie e cefalee, aborti ricorrenti e infertilit�, osteopenia o osteoporosi.

Dieta di esclusione

Proprio per questo � importante che i celiaci eliminino dalla dieta tutto il glutine, anche perch� non esiste una quantit� da considerarsi tollerabile: � quindi necessaria una scrupolosa (ma non paranoica) attenzione alle possibili contaminazioni, ossia la presenza di piccolissime quantit� di glutine dove non dovrebbe esserci. I cibi senz’altro vietati sono i cereali che contengono glutine come frumento (grano, anche kamut o monococco), farro, orzo, segale, avena, spelta, triticale; tutte le farine, gli amidi, le semole e i prodotti preparati con cereali vietati (pasta, gnocchi, pane, biscotti, crackers, muesli ma anche il seitan, classico cibo veg che � un concentrato di glutine); germe di grano, crusca e malto dei cereali vietati, bulgur e couscous da cereali vietati, seitan, tabul�. No anche ai prodotti impanati, infarinati, miscelati con pangrattato o alle salse addensate con farina, agli yogurt al malto o ai cereali. Non si pu� bere il caff� d’orzo o i caff� solubili in cui ci sia malto od orzo, n� la birra da malto d’orzo e/o di frumento. Sono a rischio per esempio i mix di cereali, gli estratti di malto, le conserve di carne e pesce, il surimi, gli omogeneizzati, i latticini con aggiunta di addensanti, i preparati per minestroni e passati, le verdure conservate, i preparati per bevande, il cioccolato, le caramelle.

I cibi permessi

I cereali senza glutine sono riso, mais, grano saraceno, amaranto, sorgo e teff in chicchi, manioca, miglio e quinoa in semi; sono poi permessi carne, pesce, uova, prosciutto crudo, latte, formaggi, yogurt naturale, greco o bianco cremoso senza aggiunta di aromi o altre sostanze, tutta la verdura e frutta, i legumi, i funghi; si possono bere caff� o t�; miele, zucchero, fruttosio, maltodestrine e sciroppi di glucosio possono essere usati per dolcificare. Un elenco completo di cibi vietati, permessi e a rischio si pu� trovare sul sito dell’Associazione Italiana Celiachia.


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9 dicembre 2023 (modifica il 9 dicembre 2023 | 09:14)

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