O’Leary (Ryanair): “Nuovi rincari quest’estate. Ita-Lufthansa? Benefici per i contribuenti ma danneggerà l’Italia”

MILANO – Per i viaggiatori sono in arrivo nuovi rincari sui voli Ryanair. Lo ha detto il numero uno della compagnia Michael O’Leary, assicurando però che gli aumenti saranno minori di quelli registrati lo scorso anno e che sono stati al centro di aspre polemiche anche con il nostro governo. In Europa per il settore aereo, ha detto, "c'è un problema di capacità" con meno posti disponibili rispetto alla domanda: "Eurocontrol stima che siamo ancora a una capacità del 93% rispetto al 2019 pre-covid e questo dovrebbe tenere alto il costo dei biglietti". Per questo, ha aggiunto, “anche le nostre tariffe questa estate saranno più alte, ma con un aumento inferiore al 10-15% del 2023, spero si possa contenere i rincari fra il 5 e il 10%. Noi comunque abbiamo già lanciato le prime campagne promozionali".

O'Leary ha ricordato come sull'offerta "peserà anche il problema della messa a terra di almeno il 10% della flotta di A320 per gli interventi sui motori" . Il tutto mentre "è attesa una crescita dei viaggiatori dall'Asia" e grava l'incubo degli scioperi dei controllori del traffico aereo. L'ad di Ryanair ha ricordato in proposito che nei giorni scorsi "abbiamo consegnato alla Commissione una petizione siglata da oltre 2 milioni di passeggeri europei che chiedevano di tutelarli dalle agitazioni" dei controllori.

“Ita-Lufthansa? Benefici per i contribuenti ma danneggerà l’Italia”

Quindi O’Leary si è soffermato sul tema dell’integrazione Ita-Lufthansa. “E' troppo presto per fare valutazioni sulle decisioni della Commissione sull'accordo Ita-Lufthansa, perché ci sono state molte contestazioni. A Ryanair è stato chiesto di fornire la nostra valutazione, che abbiamo sottoposto a Bruxelles" ma questa acquisizione "alla fine sarà si farà". Questa acquisizione acquisizione, ha ggiunto, " danneggerà l'Italia perché i tedeschi porteranno il traffico su Monaco o Francoforte. Ma almeno è una operazione che ha senso dal punto di vista del contribuente italiano perché non dovrà più sostenere nuovi fallimenti".

"Non ci interessano gli slot a Linate”

Quanto alle prospettive aperte dal fatto che si dovrebbero aprire 'spazi' a Linate, il manager ha osservato che "questi slot che si libereranno a Linate, che uno scalo molto costoso, in linea di principio non ci interessano. Siamo sempre aperti a nuove opportunità ma speriamo piuttosto che alcune compagnie che oggi volano su Malpensa - come Easyjet o Wizzair - possano spostarsi a Linate, lasciandoci spazio a Malpensa e permettendoci di crescere a Bergamo".