I diari di Makka, la ragazza che ha ucciso il padre per difendere la madre: «Chi troverà questo scritto capirà, o io sarò morta o sarà morto lui»

diRedazione online

Quattro pagine di sfoghi della ragazza sequestrate dai carabinieri durante le perquisizioni nell'abitazione di Nizza Monferrato: «Mio padre odia le donne, ho paura che i miei fratelli diventino come lui»

«Spero che tutti gli uomini simili brucino all'inferno». «Non avrei mai neanche immaginato di portare via la vita ad una persona, ma preferisco portarla via a quel cogl.. prima che lui porti via l'unica ragione della mia vita, cioè mia madre». «Chi troverà questo scritto capirà, o io sarò morta, o sarà morto lui». «Ho paura che i miei fratelli maschi copino il comportamento di mio padre». Sono le parole scritte da Makka, la ragazza diciottenne che venerdì scorso nell'abitazione di famiglia di Nizza Monferrato, nell'Astigiano, ha ucciso il padre per difendere la madre dopo l'ennesima lite domestica, riportate da La Stampa.

Quattro pagine scritte poco prima del litigio fatale e sequestrate dai carabinieri durante la perquisizione nella casa di via San Giovanni. «Non avevo mai osato affrontare mio padre, ne oppormi a lui - scrive ancora la ragazza - Ma i maltrattamenti duravano da tempo, perché fanno parte della sua cultura, del modo di intendere i rapporti con le donne». E continua: «A volte prende mia madre la trascina di fronte ai miei fratelli maschi e insegna loro come si tratta una donna». «Quando la vostra moglie vi risponderà o si comporterà male dovrete prenderla così, come fa papà».

Akhyad Sulaev, cambiava spesso lavoro. L'ultimo, nel ristorante dove lavorava come lavapiatti glielo aveva trovato la moglie. Ma si era licenziato anche lì, e così, di fronte ai rimproveri di Makka, è iniziato il litigio. «Quando vengo a casa ti uccido, come ti permetti», gli avrebbe scritto il padre in un messaggio. Erano le 18 di venerdì. Le violenze sono iniziate poco dopo. Prima l’uomo si è accanito sulla moglie. Poi, quando la figlia si è intromessa per proteggerla, se l’è presa anche con lei. L’ha rincorsa fino nella sua camera e l’ha presa a pugni. Solo quando ha ricominciato a picchiare la madre, Makka ha deciso di agire. Dal cassetto della cucina ha estratto un coltello colpendolo prima all’addome e poi alla schiena. L’uomo è così scivolato a terra, sul pavimento del salotto.  È morto poco dopo. 

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6 marzo 2024 ( modifica il 6 marzo 2024 | 08:14)

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