Exor, Elkann: «La cessione della Juventus non ci interessa, mai discusso con altri investitori»
di Francesco Bertolino
Accrescere peso economico e forza negoziale dell’agricoltura; incentivare ruolo e presidio ambientale del settore; mettere l’agricoltura al centro dei processi di sviluppo delle aree interne; salvaguardare servizi e attività sociali vitali per i territori rurali; consolidare la crescita dell’export agroalimentare Made in Italy. Queste le cinque mosse da cui parte il Piano nazionale per l’Agricoltura e l’Alimentazione lanciato da Cia-Agricoltori Italiani in occasione della sua Assemblea annuale, a Roma all’Auditorium Antonianum.
Più di 400 delegati provenienti da tutta Italia si sono ritrovati sotto lo slogan “Salvare l’agricoltura per salvare il futuro”, alla presenza dei ministri Francesco Lollobrigida, Matteo Salvini, Antonio Tajani. «Senza un’agricoltura in salute, viene compromesso il diritto a un’alimentazione sana, sostenibile e accessibile a tutti», ha detto il presidente di Cia, Cristiano Fini aprendo i lavori, «ma il settore ora vive una crisi generalizzata tra tante emergenze che acutizzano il divario tra i prezzi pagati agli agricoltori e quelli sugli scaffali dei supermercati, con aumenti che superano anche il 400% dal campo alla tavola». Per questo, ha continuato Fini, «Cia si candida come interlocutore delle istituzioni per definire il Piano agricolo nazionale sempre annunciato ma mai realizzato, in grado di invertire la rotta, collocando il settore tra i protagonisti della filiera agroalimentare, un colosso da circa 550 miliardi di fatturato in cui l’agricoltura prende però solo l’11%». In questo percorso, ha precisato Fini, «l’Italia e, soprattutto, l’Europa devono essere dalla nostra parte, abbandonando posizioni e regolamenti ideologici anche in vista delle prossime elezioni Ue. D’altronde se non c’è agricoltura, il Made in Italy non può esistere, scompare il presidio del territorio e le aree interne muoiono. Un rischio che il Paese non può correre».
«È un settore cruciale per l’economia italiana, ma è anche un presidio territoriale fondamentale, un presidio di prevenzione del dissesto», ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, intervenendo all’assemblea. «Abbiamo parlato della necessità di contrastare lo spopolamento delle aree interne: questo si fa solo se non mancano i servizi sanitari, i nidi, i servizi di trasporto. Più in generale, l’agricoltura è sottoposta a stress pesanti. È il primo settore colpito dagli eventi meteorologici estremi, che sono l’effetto dell’emergenza climatica ed è il settore che va preso per mano e accompagnato alle trasformazioni necessarie per innovare i processi, per fare una conversione giusta che prenda per mano quelle imprese, per assicurarne la sostenibilità ambientale, economica e sociale. Si può fare tanto investendo nell’innovazione, nella ricerca e, naturalmente, nelle competenze».
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30 nov 2023
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