Non c’era bisogno di aspettare dati concreti perch� tutto era gi� pi� che prevedibile. Ma quando ieri sono iniziati ad arrivare i primi risultati dall’Estremo Oriente che �viaggia� 10 ore avanti a Mosca a causa del fuso orario, il risultato � stato evidente. Poi la conferma dalla commissione elettorale. Affluenza oltre il 73%, per dimostrare che i russi credono alle elezioni e vogliono esprimere la loro volont�. E consensi per Putin superiori all’87%. Alle ultime presidenziali aveva preso il 63,6 (2012) e il 76,7 (2018). Alle prossime potr� forse avvicinarsi al 100%. Numeri che secondo il collaboratore di Navalny, Volkov, �non hanno il minimo rapporto con la realt�. Votazioni che la Casa Bianca definisce �n� libere n� oneste�.
Il Cremlino inscena il plebiscito «A Putin l’88% dei voti, più che mai»
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Il presidente cita per la prima volta Navalny: ero pronto a liberarlo. Washington: elezioni n� libere n� oneste

Dopo Caterina la Grande
Tutta la Russia, tranne pochi �traditori�, dunque, vuole che Vladimir Vladimirovich continui a rimanere al Cremlino fino al 2030 quando diventer� il leader pi� longevo dai tempi di Caterina la Grande, perfino pi� di Stalin. E allora, a 78 anni, potr� anche chiedere un ulteriore mandato.
Stasera sulla Piazza Rossa quasi sicuramente il Vozhd (Guida) si presenter� durante il concerto per il decimo anniversario dell’annessione della Crimea a celebrare la vittoria. Intento ieri sera ha parlato nel suo quartier generale: �Siamo tutti una sola squadra. Nessuno nella storia � mai riuscito a sopprimere la nostra volont�; non ci riescono ora e non riusciranno mai�. Toni, ovviamente, trionfalistici: �Tutti i piani grandiosi che abbiamo pensato saranno attuati�. In Ucraina �l’iniziativa � completamente nelle nostre mani. Si avanza ogni giorno e le perdite degli ucraini sono altissime�. Putin ha stravinto in quelli che gli oppositori chiamano i �sultanati elettorali�, regioni e repubbliche dove i capi locali possono fare ci� che vogliono. Nella Cecenia del ras Kadyrov siamo al 99,3, dato record. Nell’estrema Siberia, dove hanno sempre riportato buoni risultati i comunisti e i liberaldemocratici del defunto leader ultranazionalista Zhirinovskij, il presidente � andato alla grande. Tranne che in alcuni seggi particolari, dove la gente, evidentemente, non ha capito che aria tira.
In un seggio di Barnaul, nell’Altai, tra Kazakistan e Mongolia, il candidato comunista Kharitonov sembrava aver vinto: 84%, e 10% a Putin. Dopo che si � diffusa la notizia, gli scrutatori si sono affrettati a rivedere le schede: �Errore tecnico… Confuse le righe del verbale… Si ricalcola il risultato�. Buona affermazione del rivale pi� giovane, il quarantenne Vladislav Davankov che qualche volta ha timidamente invocato la pace (alle condizioni russe, naturalmente) ed � arrivato al 4%. A lui hanno guardato gli orfani del dissidente Navalny, morto in una prigione siberiana un mese fa. Per loro era il meno peggio, rispetto al comunista (pure attorno al 4%) e all’erede di Zhirinovskij, Slutskij. Ma soprattutto era un nome sul quale far convergere il dissenso. Che si � espresso anche con il �Mezzogiorno contro Putin�, con file pi� lunghe del solito alle 12 di ieri, soprattutto all’estero, a Mosca e a San Pietroburgo. Nella capitale c’� stato anche chi ha portato la scheda con il nome di Navalny sulla sua tomba (ieri per la prima volta Putin ha parlato dell’oppositore: �Ero pronto a liberarlo�). In tutta la Russia una settantina di persone sono state fermate davanti e dentro i seggi. Ci sono video di soldati armati che entrano nelle cabine a controllare.
Anche l’ultima giornata elettorale � stata caratterizzata da attacchi ucraini con droni e missili. Ci sono stati diversi morti tra i civili: a Belgorod un uomo e una ragazza di 16 anni. Tre aeroporti di Mosca sono stati temporaneamente chiusi al traffico.
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17 marzo 2024 (modifica il 17 marzo 2024 | 23:01)
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