Sull’Europa e sull’Ucraina, Lega isolata quasi da tutti

di Massimo Franco

Difficilmente Salvini trover� sponde tra gli alleati di FdI e Forza Italia

Sull’Europa e sull’Ucraina, Lega isolata quasi da tutti

Le domande sono due, dirimenti. La prima � se gli attacchi del cartello sovranista contro l’Europa di domenica a Firenze porteranno voti alla Lega di Matteo Salvini, o glieli toglieranno. La seconda � quali riflessi avr� questo approccio contro le istituzioni di Bruxelles sul resto della maggioranza. Le reazioni raccolte ieri porterebbero a concludere che Salvini � isolato perfino nella propria coalizione; e che difficilmente trover� sponde tra gli alleati, FdI e FI. In teoria � cos�, eppure si indovina qualche distinguo.

Una cosa sono le intese continentali, altro i rapporti in Italia. I berlusconiani non indietreggiano di un passo. E all’unisono si scagliano contro il leader leghista, imputandogli non solo la vicinanza a sovranisti che insultano i vertici europei, ma una politica estera dannosa per il governo: basta registrare la freddezza sugli aiuti all’Ucraina. Ribadiscono che non ci pu� essere alleanza, perch� fare parte del Ppe significa fissare un confine invalicabile con l’ultradestra.

Il linguaggio del partito di Giorgia Meloni � meno perentorio. Naturalmente, si prende atto delle distanze con i sodali politici di Salvini; pi� per limitarle che per marcarle e sottolinearle troppo, per�. FdI ha due preoccupazioni. Intanto, non vuole regalare voti a un estremismo storicamente euroscettico, che la Lega cerca di egemonizzare additando Palazzo Chigi come �traditore� dell’unit� delle destre. In pi�, punta a schivare le provocazioni del principale alleato, in vista del dopo Europee.

C’� qualcosa di pi� di un eccesso di ottimismo, nelle parole del ministro meloniano Francesco Lollobrigida quando afferma che �questo governo in politica estera � coeso e compatto in difesa del diritto internazionale; e al fianco dell’Ucraina e naturalmente del diritto di Israele di esistere nell’ottica dei due popoli�. E ancora: �La politica della Lega � compatibile con noi�. Eppure, dopo i giudizi liquidatori contro la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, del Parlamento Roberta Metsola e dell’Ue, non sar� facile far passare questa versione edulcorata. Al contrario, allunga un’ombra di ambiguit� sulla maggioranza. Nulla fa presagire che andando avanti nella campagna elettorale i toni della Lega si ammorbidiranno.

Come dimostra il vertice fiorentino, la linea di Salvini � quella di indicare Meloni e il vicepremier berlusconiano Antonio Tajani come �traditori� della destra europea; e come portatori di una �politica dell’inciucio� con i socialisti. Semmai, la reazione frenata di FdI nei confronti dell’ultradestra conferma quanto sia scivolosa e imbarazzante la scelta leghista non solo per la maggioranza ma per l’Italia e per Palazzo Chigi.

La newsletter Diario Politico

Se vuoi restare aggiornato sulle notizie di politica iscriviti alla newsletter "Diario Politico". E' dedicata agli abbonati al Corriere della Sera e arriva due volte alla settimana alle 12. Basta cliccare qui.


Corriere della Sera � anche su Whatsapp. � sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.

4 dicembre 2023 (modifica il 4 dicembre 2023 | 21:33)

- Leggi e commenta