Il ritorno di Blair da «mediatore» dopo il fallimento da inviato del Quartetto

DAL NOSTRO INVIATO
GERUSALEMME - Rieccolo. L’ultima volta che s’occup� del conflitto arabo-israeliano, quando venne inviato per otto anni dal Quartetto Onu-Usa-Ue-Russia, di sicuro non fu un successo: spese altissime, per lui e per il suo staff, e zero risultati. Stavolta, Tony Blair ha scelto un profilo molto pi� basso. � entrato dalla Giordania e la scorsa settimana ha incontrato in silenzio il premier Bibi Netanyahu assieme al ministro della Difesa, Benny Gantz.

Nessun comunicato ufficiale, mai una dichiarazione, se non due righe per smentire che il suo incarico riguardi i profughi di Gaza e un loro futuro ricollocamento in Egitto e in altri Paesi. L’ex premier britannico, dicono fonti governative a Gerusalemme, s’� proposto da mediatore fra Bibi e i leader arabi moderati sauditi, emiratini e qatarini: � il �Piano Day After�, una prima mappa di quel che potr� diventare Gaza quando (quando?) la guerra sar� finita.

Blair non � pi� in politica attiva da una quindicina d’anni, ma ha aperto uno studio di consulenze che collabora con una quarantina di governi in tutto il mondo: fattura 160 milioni di euro all’anno e il suo nome � considerato una griffe d’alta diplomazia. La fuga di notizie sull’arrivo ha per� irritato l’interessato, spiegano, che non dimentica quante critiche feroci accompagnarono gli anni da inviato del Quartetto: l’ex leader laburista fin� nel mirino per il faraonico stuolo di collaboratori che l’accompagnava, senza dire dell’incarico affidato alla moglie perch� s’occupasse di dialogo col mondo femminile in Cisgiordania.

Blair non ha mai smesso di seguire da vicino la questione: �Lo dico spesso ai palestinesi — � la sua proposta —: dovreste imparare dall’accordo di pace che ha chiuso la guerra in Irlanda del Nord. Dovete cambiare strategia. E guardare al risultato�. Un �Accordo del Venerd� Santo� modello Belfast, che porti a due stati per due popoli: quando Tony e Bibi ne han parlato, per�, era gi� cominciato il sabato ebraico, e i due han promesso di rivedersi.

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