Ora l’incognita Abruzzo: il centrosinistra spera in un bis e la destra si agita

diValentina Santarpia 

Il prossimo appuntamento elettorale è quello del 10 marzo: in Abruzzo si sfidano il governatore uscente Marco Marsilio (centrodestra) e il candidato del centrosinistra unito Luciano D'Amico. I sondaggi li danno testa a testa 

«Uniti si vince»: è Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, coordinatore dei sindaci del Pd, a dire intorno alle due di notte quello che tutti stanno pensando. Il test sardo ha rinvigorito le speranze di un centrosinistra appannato, che ora guarda dritto ai prossimi appuntamenti elettorali: «Ora al lavoro, insieme e senza divisioni, per vincere anche in Abruzzo» il 10 marzo, chiosa Ricci. Un pensiero che diventa quello ufficiale quando, in mattinata, la vittoria di Alessandra Todde in Sardegna è certificata a pieno titolo. «Era dal 2015 che non si vinceva una Regione in cui governa la destra. Fra due settimane - rilancia la segretaria Pd Elly Schlein - possiamo vincere anche in Abruzzo con Luciano d'Amico». Litigi, sospetti, critiche e disappunti sembrano messi nel cassetto. Il segretario Pd abruzzese già sembra pregustare la vittoria: «Quello che arriva dalla Sardegna - dice Daniele Marinelli - è lo stesso splendido vento di cambiamento che si respira in Abruzzo, dove il 10 marzo scriveremo una storia nuova per la nostra regione. Tra pochi giorni tocca all'Abruzzo alzare le vele e dimostrare che meritiamo molto di più. Con Luciano D'Amico presidente». Pure Pierluigi Bersani ha ritrovato la verve:  «Lo squillo di tromba è arrivato! Grazie Alessandra per come hai guidato la riscossa sarda. Adesso, tutti in Abruzzo!».  Mentre Igor Taruffi, responsabile Organizzazione nazionale Pd, prova a spiegare: «L'alleanza Pd-M5s-Verdi-Sinistra, che può essere ulteriormente allargata, dimostra che l'alternativa alla destra esiste già. Lo sosteniamo da tempo, ora inizia ad essere finalmente chiaro. E senza l'inutile corsa solitaria di Renato Soru sarebbe stato chiarissimo. Costruire un progetto politico serio e perseguire le ragioni dell'unità ha richiesto e richiede pazienza e fatica. Ma alla fine i risultati arrivano». 

Il sindaco di Firenze Nardella parla di «voto spartiacque» che ha sottolineato  «la forza del Pd che si afferma come primo partito, esce rinvigorito dalla competizione regionale ed è pronto alle prossime e imminenti sfide in Abruzzo e Basilicata». E la stessa neo governatrice Todde annuncia che andrà in Abruzzo a fare campagna elettorale: «Pd e M5S sono stati generosi con me e io andrò a fare campagna elettorale per loro», ricordando che «per riuscire a creare un progetto solido che possa convincere l'elettorato l'alleanza tra Pd e M5S è l'unica strada». Ma è davvero tutta una strada in discesa, quella che porterà D'Amico a confrontarsi alle urne con il meloniano Marco Marsilio, presidente uscente della regione Abruzzo? Nel centro destra sembrano pronti a scommettere di no: il sentimento generale che prevale, pur nell'amarezza della sconfitta, è che il voto sardo sia un voto locale e non sia influente sulla tenuta della maggioranza. Il segretario della Lega Matteo Salvini sottolinea: «C'è l'occasione di rivincere, subito. Il 10 marzo in Abruzzo dove sono
assolutamente ottimista sia come centrodestra che come risultato della lista Lega. Ogni tanto cadere può servire a fare un esame di quello che puoi fare di più e meglio però non do la colpa a Truzzu o a un singolo partito- aggiunge parlando della sconfitta del candidato del centro destra in Sardegna- È un voto sardo per i sardi come il voto in Abruzzo sarà un voto per gli abruzzesi». Neanche il leader di M5S Giuseppe Conte sembra così fiducioso, nonostante D’Amico sia anche qui rappresentante del Centrosinistra unito: «Giovedì mi sposto in Abruzzo dove c'è una competizione complicata per noi perché c'è una giunta uscente di centrodestra e quando ci sono elezioni c'è tutto un sistema clientelare che si muove con piccoli microfinanziamenti. C'è una certa agitazione della giunta uscente». Mentre il senatore M5S Stefano Patuanelli insiste che il campo largo sia la strada giusta, e guarda addirittura oltre: «È un percorso che si deve provare a fare in tutti i territori quindi, anche in Piemonte si proverà a farlo, così come a Bari dove si vota tra poco e dove abbiamo deciso di fare delle primarie per individuare il candidato. Credo che stiamo muovendo i passi nella direzione giusta».

Alle ultime elezioni, quelle del 10 febbraio 2019 a cui partecipò solo il 53% del corpo elettorale, Marsilio stravinse con il 48,03% delle preferenze, seguito dall'ex vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Giovanni Legnini, che rappresentava il centrosinistra (31,28%) ma senza M5S, che aveva presentato Sara Marcozzi (20,2%): se all'epoca i grillini avessero appoggiato Legnini, le cose probabilmente sarebbero andate diversamente. Stavolta D'Amico, ex rettore dell’Università di Teramo nonché ex presidente della Tua – Trasporto Unico Abruzzese, società per azioni pubblica che gestisce il trasporto pubblico urbano, interurbano e ferroviario in Abruzzo- ha dalla sua parte una coalizione, chiamata Patto per l’Abruzzo, composta da ben sei liste: PD, M5S, Azione, Alleanza Verdi e Sinistra con Democrazia Solidale, Italia Viva con Partito Socialista Italiano e +Europa, e Abruzzo Insieme (lista civica). 

Anche Marsilio, il candidato di Fratelli d'Italia, è appoggiato da sei liste:  FdI, Lega, Forza Italia, Noi Moderati, UdC e Democrazia Cristiana con Rotondi, e Marsilio Presidente (lista civica). Salvini assicura: «Sono assolutamente sereno qua si è governato bene, la Lega ha liste forti in tutte le province mentre in Sardegna in alcune zone avevamo avuto delle difficoltà». E 
Alessandro Cattaneo (Fi), aggiunge: «Si perde e si vince insieme». Ma la partita sembra tutta da giocare, almeno stando ai sondaggi: per Winpoll la competizione per la presidenza della regione appare estremamente serrata tra i candidati in corsa, con Marsilio che raccoglie il 50,4% delle preferenze contro il 49,6% di D’Amico, escludendo gli indecisi e coloro che non intendono votare (34%). 

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27 febbraio 2024 ( modifica il 27 febbraio 2024 | 13:11)

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