Caso Pozzolo, le opposizioni all’attacco: “Delmastro riferisca in Aula, dica quello che sa senza omertà”
"Delmastro deve riferire subito quello che sa” in Aula. È la richiesta avanzata da Italia viva, il Movimento 5 Stelle, Europa verde e Pd. Le opposizioni pretendono la verità sulla notte di Capodanno a Rosazza dopo le parole del deputato Emanuele Pozzolo, coinvolto nel caso degli spari al veglione vicino Biella a cui era presente anche il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro. “So chi ha sparato ma lo dirò solo ai pm. Non sono un pistolero”, le dichiarazioni di Pozzolo a Repubblica tre giorni fa. Ora quelle rilasciate a Il Foglio: "Dentro Fratelli d'Italia stanno accadendo cose strane, si cerca di uccidere me per salvare altri. Mi scaricano per difendere Delmastro, che non era certo a Canicattì".
Enrico Borghi, presidente del gruppo Italia Viva in Senato, va all’attacco perché le dichiarazioni di Pozzolo “smentiscono la versione resa nell'immediato dal sottosegretario Delmastro e conferma i dubbi manifestati in aula dal senatore Renzi”. Per questo, insiste Borghi, “il sottosegretario ha il dovere giuridico, in quanto pubblico ufficiale, oltre che il vincolo etico in quanto rappresentante dei cittadini, di chiarire nella sede ufficiale la reale verità. Venga a riferire in Parlamento, e formalizzeremo nelle prossime ore la richiesta nel tentativo di fare luce su questa scabrosa vicenda. Il tempo del silenzio della premier Meloni è scaduto, occorrono parole e prese di posizione chiare, se le istituzioni in questo Paese hanno ancora un valore", conclude il presidente di Iv.
La stessa richiesta arriva dal M5S. “Pozzolo getta nuove, inquietanti ombre su quanto realmente accaduto la notte di Capodanno a Rosazza. Le affermazioni del deputato eletto con FdI smentiscono in maniera plateale la ricostruzione fornita dal sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro - affermano in una nota le capogruppo del M5S nelle commissioni Giustizia di Camera e Senato Valentina D'Orso e Ada Lopreiato – Più passano i giorni e più la stessa vicenda sta assumendo contorni foschi. Delmastro deve riferire subito quello che sa senza alcuna omertà, deve contribuire ad accertare quanto prima la verità su ciò che è accaduto quella notte. Chi ricopre un ruolo pubblico ha il dovere, etico e morale, di dire la verità e assumersi le responsabilità connesse. Senza scappare”.
Per Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, “sul colpo di pistola esploso alla festa di Capodanno del sottosegretario, qualcuno ha mentito. L'intera situazione che circonda il caso descrive la leadership di Meloni, fatta di una certa superficialità nell'individuare le persone a cui si affidano ruoli di grande responsabilità. L'esempio più eclatante è la figura di Delmastro stesso, già rinviato a giudizio per rivelazione del segreto d'ufficio in relazione alla vicenda dell'anarchico Alfredo Cospito. Come può la premier considerare Delmastro adeguato alle sue responsabilità di governo?”, chiede ancora Bonelli. Pozzolo con le sue dichiarazioni “ha ammesso che prima della festa di Delmastro, era stato scelto per un incarico di responsabilità in relazione al Piano Mattei – sostiene ancora il co-portavoce nazionale di Europa Verde – Come può Fratelli d'Italia, sotto la leadership di Meloni, giustificare la scelta di una figura così controversa per un incarico tanto importante? Questo episodio riflette una tendenza preoccupante all'interno del partito: prendere decisioni basate più su logiche di partito che su criteri di competenza e merito, concetti che la destra spesso proclama ma che, a quanto pare, applica con scarsa coerenza".
Su Facebook anche il Partito democratico riprendendo la frase di Pozzolo: 'Buttano me dalla torre per salvare altri', pretende la verità su quanto accaduto la notte del 31 dicembre: “Un quadro torbido, da cui emergerebbe che la versione di Delmastro non sia del tutto realistica. Eppure il sottosegretario è ancora lì al suo posto, intoccabile, protetto da Meloni. Gli italiani meritano di sapere la verità su fatti così gravi. Basta coperture". E il senatore del Pd, Walter Verini
Pozzolo ha dato la sua versione dei fatti prima a Repubblica e poi a Il Foglio dove spiega: "È un momento complesso - spiega il parlamentare - ma confido che la verità emerga". Sul sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro - il quale ha dichiarato di trovarsi lontano dal luogo dello sparo - Pozzolo ha detto: "Andrea è come mio fratello Michele, almeno fino alla notte di Capodanno poi è scomparso, non ci siamo più sentiti. Non eravamo amici, ma fratelli. Però ora sembra che si voglia tutelare più una terza persona, e buttare giù dalla torre me". "Andrea davanti non c'era, bisogna essere onesti. Che poi lui abbia esagerato dicendo che era a Canicattì è un'altra questione, di cui fatico a comprendere l'utilità. Non capisco perché, lui non era sicuramente un protagonista effettivo", prosegue il deputato. Che ha dato anche ragione a Matteo Renzi quando, nel question time in Senato con il ministro della Giustizia Carlo Nordio, ha sostenuto che Delmastro e la scorta si coprano a vicenda, ma che una scorta non lascia da solo un politico la notte di Capodanno in un parcheggio a trecento metri di distaza. “Renzi non ha tutti i torti, non crede?”. “Direi proprio di sì”.