Spalletti, dedica al fratello Marcello dopo Italia-Albania: sarebbe stato il suo compleanno

diSimone Golia

«Auguri Marcello». Così il c.t dell'Italia ha voluto ricordare il fratello Marcello, che proprio ieri avrebbe compiuto gli anni. Ne aveva 66 quando è scomparso nel 2019 a causa di un tumore: «Per me era tutto»

«Auguri Marcello». Due semplici parole per chiudere l'intervista ai microfoni di Sky Sport. Luciano Spalletti ha appena vinto la sua prima partita da c.t dell'Italia a un Europeo e tutti prestano attenzione alle analisi tattiche dell'ex allenatore del Napoli, lucido e anche un po' colorito: «Bisogna restare concentrati, perché noi la bischerata ce l'abbiamo sempre in canna». Tracce di toscanità che non vanno via neanche con la  giacca di rappresentanza dell'Italia e va bene così. In molti sorridono, in pochi prestano attenzione a quel «Auguri Marcello», che per Spalletti è forse la parte più importante dell'intervista. Già, perché ieri, 15 giugno, avrebbe compiuto gli anni suo fratello Marcello, scomparso nel 2019 quando ne aveva 66 a causa di un tumore. 

Chi era Marcello Spalletti, il fratello di Luciano 

I due erano legatissimi, l'Italia lo ha capito la prima volta quando Spalletti non riuscì a trattenere le lacrime nel ricordarlo dopo la conquista dello scudetto col Napoli: «A mia figlia Matilde, alla famiglia, che è sempre lì a spingere. A tutti gli amici, a mio fratello Marcello», la dedica dell'allora allenatore azzurro nel post gara di Udine, prima che la commozione lo costringesse ad abbandonare la postazione tv. 

Marcello Spalletti, di sette anni più grande rispetto a Luciano, era il tuttofare della Polisportiva Avane, di cui è stato allenatore, giocatore, consigliere, e anche animatore di iniziative legate allo sport, nonché vicepresidente. Inoltre gestiva «La Rimessa», cioè la tenuta di circa 50 ettari di proprietà della famiglia nei pressi di Montaione. 

«Per me era tutto, ho sofferto molto»

Nel pre-gara di ieri Spalletti sorrideva, sembrava sereno nonostante l'importanza della partita. La faccia di chi sa che il solo sedersi sulla panchina della Nazionale è una vittoria, specie dopo una carriera lunga come la sua. E di chi è consapevole che non è solo, perché oltre ai milioni di tifosi davanti alla tv, da lassù c'è anche l'amato fratello Marcello pronto a sostenerlo, proprio nel giorno del suo compleanno: «Per me è stato tutto. E di più - raccontò al Corriere intervistato da Walter Veltroni - Lui giocava a calcio, aveva visto che ero bravino ed era orgoglioso di me. Mi proteggeva e, insieme, mi spingeva sempre a migliorare. Quando se ne è andato, ho sofferto molto». La vittoria contro l'Albania il modo migliore per ricordarlo. Un sorriso a Marcello, dopo lo choc iniziale per la rete lampo dello svantaggio, lo avrà strappato sicuramente. 

16 giugno 2024

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