Rischio di weekend difficile per chi vuole partire in treno: sciopero dei sindacati di base tra il 6 e il 7 luglio

Potrebbe essere un weekend difficile per chi progetta di andare a farsi un bagno al mare, un passeggiata in montagna o magari di rientrare verso la città d’origine dopo un anno di lavoro lontano. A complicare i piani di spostamento c’è infatti lo sciopero nazionale del gruppo Fs italiane, Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord proclamato da alcune sigle sindacali autonome dalle ore 21 di sabato 6, alle ore 21 di domenica 7 luglio: Cub Trasporti, Sgb, Assemblea Nazionale Pdm/pdb, Usb Lavoro Privato.

L’agitazione è stata annunciata nei giorni scorsi, generando anche la reazione delle associazioni dei consumatori che hanno richiesto la verifica dei termini del preavviso da parte del sindacato.

Trenord, coinvolta nella fermata dei lavoratori, rimarca che – considerando le organizzazioni che hanno avviato la protesta – “in circostanze analoghe non si sono verificate significative ripercussioni sul servizio”.

Per altro, bisogna precisare che proprio sulle sigle c’è stato un intervento della Commissione di garanzia per gli scioperi che ha intimato il ritiro dell’adesione a Usb Lavoro privato e Assemblea Nazionale Pdm/Pdb in quanto hanno comunicato la loro partecipazione all’iniziativa soltanto – rispettivamente – il 21 e il 24 giugno non rispettando dunque il preavviso “non inferiore a 20 giorni”. Usb, ci conferma, ha infatti ritirato l’adesione. Non in discussione, dunque, lo sciopero proclamato da Cub trasporti e Sgb, ma il ruolo dei due sindacati che vi hanno aderito successivamente.

I treni garantiti

Veniamo dunque alle ripercussioni. Trenitalia dettaglia che “i treni possono subire cancellazioni o variazioni”e che “l’agitazione sindacale può comportare modifiche al servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione”.

Cadendo durante un fine settimana, non sono previste fasce orarie di garanzia.

C’è però un elenco (QUI) dei treni nazionali garantiti in caso di sciopero nei giorni feriali e festivi; e un secondo elenco (QUI) di quelli garantiti in caso di sciopero con durata di non oltre 24 ore, ricadente in giornata festiva con inizio nel prefestivo. Proprio la fattispecie di questo weekend.

Ricorda il gruppo ferroviario che, dal momento che in corso di sciopero “si potrebbero verificare variazioni non preventivabili (es.: modifica di itinerario per i treni a lunga percorrenza), è importante prestare la massima attenzione ai comunicati diffusi nelle stazioni e dagli organi d'informazione”. I treni che si trovano in viaggio a sciopero iniziato arrivano comunque alla destinazione finale se è raggiungibile entro un'ora dall'inizio dell'agitazione sindacale; trascorso tale periodo, i treni possono fermarsi in stazioni precedenti la destinazione finale.

La rinuncia al viaggio e il rimborso

Chi volesse tagliare la testa al toro e rinunciare del tutto al viaggio, può chiedere il rimborso a partire dalla dichiarazione di sciopero:

  • fino all’ora di partenza del treno prenotato, per i treni Intercity e Frecce;
  • fino alle ore 24:00 del giorno antecedente lo sciopero stesso, per i treni Regionali,

E’ possibile anche “riprogrammare il viaggio, a condizioni di trasporto simili, non appena possibile, secondo la disponibilità dei posti”. Per le informazioni su collegamenti e servizi si rimanda all’app Trenitalia, alla sezione Infomobilità del sito, al sito trenitaliatper.it, e al numero verde gratuito 800 89 20 21, oltre che nelle biglietterie e presso il personale di assistenza clienti.

Trenord, bus senza fermate

Anche Trenord specifica che “le fasce di garanzia non saranno attive, poichè lo sciopero è in una giornata festiva”. E che “nel caso di cancellazione dei treni del servizio aeroportuale, saranno istituiti bus senza fermate intermedie tra:

Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto per il Malpensa Express. Da Milano Cadorna gli autobus partiranno da via Paleocapa 1.

Stabio e Malpensa Aeroporto per il collegamento aeroportuale S50 Malpensa Aeroporto – Stabio”.

Le ragioni dello sciopero

Sul portale della Cub, David Leoni spiega le motivazioni dello sciopero e ricorda “le condizioni in cui gli addetti al servizio si trovano a svolgere le proprie mansioni sono gravemente carenti, in particolare dal punto di vista delle garanzie in materia di sicurezza con ovvie ricadute anche su quella degli utenti oltre che in generale sulla qualità del servizio”. Ricordando gli incidenti occorsi negli ultimi mesi e anni, lamenta che “le denunce da parte dei lavoratori restano inascoltate sia da parte delle aziende che dalla politica, in primis dal Ministro dei Trasporti che puntualmente accusa chi sciopera di arrecare un danno al pubblico che usufruisce dei treni e al Paese e non si preoccupa di porre un rimedio a quelle che sono le vere cause dei disservizi e delle sciagure occorse che hanno avuto anche esiti fatali per i lavoratori e i viaggiatori”.