Mal di testa negli adolescenti: quali possono essere le cause e come intervenire?

diMaria Clara Tonini

È importante ottenere tutte le informazioni utili per impostare una terapia mirata: da quanto tempo è presente la cefalea, la sua durata, l’intensità, la frequenza, ma soprattutto eventuali fattori scatenanti

Adolescenti con mal di testa: quali possono essere le cause e come intervenire?

(Getty Images - nel riquadro Maria Clara Tonini)

Mio figlio di 15 anni ha spesso mal di testa. Ha fatto una visita oculistica ma non sono emersi problemi. Quali possono essere le cause della sua emicrania? Cambiare alcune abitudini quotidiane può rappresentare una soluzione?

Risponde Maria Clara Tonini, responsabile Centro diagnosi e cura delle cefalee, Clinica San Carlo, Paderno Dugnano (VAI AL FORUM)

Quando nei bambini o negli adolescenti si manifestano i primi attacchi di emicrania, si pensa che siano causati da un problema della vista. Sta di fatto che disturbi visivi possono essere presenti all’inizio o durante un attacco emicranico e si risolvono in breve tempo; si caratterizzano per una visione offuscata con macchie scure, lacrimazione, fastidio alla luce, talora perdita temporanea della vista. In questi casi si parla di emicrania o cefalea oftalmica, una volta escluse cause oculistiche.

Emicrania con aura

Non è da confondere con l’emicrania con aura, in cui il disturbo visivo precede la cefalea, è di durata variabile (da cinque minuti a un’ora) e caratterizzato comunemente da flash luminosi, spettri di fortificazione di forma circolare a ferro di cavallo, linee a zig-zag, perdita parziale del campo visivo, distorsione delle immagini, macchia cieca (nera) al centro del campo visivo o che si sposta da una parte all’altra, ma anche decurtazione del campo visivo.

Fattori scatenanti

L’emicrania va considerata una forma di cefalea benigna, proprio perché non c’è una vera causa che la può determinare, in particolare non è attribuita ad alterazioni dell’encefalo o di altri organi. È fondamentale l’individuazione dei fattori scatenanti (alcuni dei quali in età adolescenziale rivestono una notevole importanza nel favorire o nell’indurre la comparsa di un attacco emicranico), che può essere determinante nel risolvere la sintomatologia: disagio o stress scolastico da prestazione (o relazionale/familiare), alterazioni delle abitudini alimentari, protratta sedentarietà, uno stato ansioso/depressivo e, non trascurabile, un sonno poco riposante.

Disfunzione sonno-veglia

A questo proposito è da tenere presente l’utilizzo che gli adolescenti fanno prima di coricarsi di cellulari e tablet, i cui schermi led a banda blu possono desincronizzare il ritmo biologico del sonno a livello dell’ipotalamo, causando una disfunzione sonno-veglia che si traduce in un debito di sonno, determinando il giorno dopo diminuzione della concentrazione e attenzione, scarso rendimento, senso di frustrazione e innescando così un attacco emicranico.

Terapia mirata

È importante ottenere tutte le informazioni utili in merito all’insorgenza del mal di testa, per impostare una terapia mirata: non solo da quanto tempo è presente, la sua durata, l’intensità, la frequenza, ma soprattutto l’eventuale presenza di fattori scatenanti, modificando questi ultimi in modo che si possa affrontare con più consapevolezza la malattia emicrania.

12 aprile 2024 ( modifica il 12 aprile 2024 | 09:53)

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