Il Partito-Stato ha stabilito che il Pil della Cina deve aumentare del 5% in questo 2024. Lo ha annunciato il premier Li Qiang davanti ai tremila delegati del Congresso Nazionale del Popolo, riuniti nella Grande Sala del Popolo di Pechino per la rituale rappresentazione di �democrazia con caratteristiche socialiste cinesi�.
La Cina promette di crescere del 5% ma ammette i rischi per la sua economia (e non ha nuove ricette)
L’obiettivo di crescita � stato annunciato al Congresso del Popolo a Pechino. La Cina emetter� buoni del tesoro a lunga scadenza per mille miliardi di yuan e il bilancio delle forze armate aumenter� del 7,2%. Salta la conferenza stampa per la prima volta dal 1993

Xi Jinping applaude mentre il suo premier Li Qiang va alla tribuna per leggere il discorso sull’economia (Epa)
Il capo del governo cinese ha ammesso che �ci sono delle difficolt� da risolvere�, �le fondamenta per una ripresa sostenuta e la crescita non sono abbastanza solide� e ha elencato �domanda insufficiente, eccesso di capacit� produttiva in alcune industrie, aspettative basse della societ� e molti rischi prolungati�. Xi Jinping ha ascoltato con faccia da sfinge, anche quando il premier lo citava (ha pronunciato il suo nome 16 volte per attribuirgli i meriti di tutti i successi passati e futuri).
Applausi ritmati quando Li ha assicurato che il governo �garantir� la stabilit� e il progresso� liberando �nuove forze produttive� (questa � una delle frasi magiche che Xi ha tirato fuori dal suo cilindro negli ultimi mesi). E applausi dai deputati venuti da province alle prese con una montagna di debiti, per l’annuncio di uno stimolo straordinario del governo centrale: l’emissione nel 2024 di buoni del tesoro speciali a lunghissima scadenza per 1.000 miliardi di yuan (130 miliardi di euro). Questi fondi serviranno a finanziare nuove infrastrutture e puntellare il settore immobiliare.
L’obiettivo di crescita �intorno al 5%� ricalca quello dell’anno scorso, centrato (dopo non pochi affanni). Ma � pi� alto delle stime di crescita del Fondo monetario internazionale, della Banca mondiale e della comunit� degli analisti, che prevedono una lunga frenata della seconda economia del pianeta. Il 5% per il 2024 quindi � considerato ambizioso dagli economisti internazionali. Anche perch� il deficit di bilancio � stato fissato al 3%, in calo rispetto al 3,8% dichiarato l’anno scorso. Nel 2023 Pechino ha potuto sfruttare l’effetto della riapertura del Paese dopo gli interminabili lockdown ordinati per inseguire l’irraggiungibile sogno del Covid Zero.
E nonostante quella spinta i consumatori cinesi non si sono fidati e hanno tenuto basse le loro spese, innescando una spirale di deflazione; l’eccesso di capacit� produttiva ha costretto le fabbriche a ridurre l’attivit� gi� da cinque mesi consecutivi; il settore immobiliare che rappresenta oltre il 20% del Pil � semiparalizzato dal debito dei suoi colossi; la disoccupazione giovanile resta alta, ufficialmente al 14%. Li Qiang promette di creare 12 milioni di posti di lavoro nell’arco di dodici mesi, ricordando che quest’anno le universit� della Cina sforneranno 11,7 milioni di laureati. �Dobbiamo fare di pi� per aiutarli�, ha detto il premier, senza dare alcun dettaglio.
�Non sar� facile, avremo bisogno degli sforzi di tutti e del sostegno della politica�, ha concluso Li Qiang in un discorso di un’ora e dieci minuti, pi� breve di quelli che tengono di solito i premier in queste occasioni. Oltre lo stimolo della mega emissione di bond, oltre alla promessa di liberare nuove forze produttive, quale sar� la politica economica della Cina nel 2024? Li Qiang non lo ha precisato e non sar� possibile chiederglielo, perch� � stato deciso di cancellare il suo incontro con la stampa cinese e internazionale che ogni anno rappresentava il momento di massima apertura (relativa al sistema di opacit� statale) al termine della sessione parlamentare. Era una tradizione che andava avanti dal 1993, una conferenza stampa molto controllata, con domande che dovevano essere sottoposte in anticipo e venivano selezionate, ma pur sempre una possibilit� unica. L’abolizione del punto stampa alimenta i dubbi degli economisti.
Svelato anche il bilancio per le forze armate: crescer� del 7,2%, lo stesso numero del 2023. Quindi, ufficialmente Pechino spender� 231 miliardi di dollari per la difesa, il secondo budget mondiale dopo quello degli Stati Uniti che dichiarano 886 miliardi di dollari. Un passaggio per la questione taiwanese: �La Repubblica popolare cinese si oppone vigorosamente a ogni attivit� separatista e alle ingerenze esterne� e il governo �porter� avanti con fermezza la grande causa della riunificazione con la madrepatria�. Inutile cercare di giudicare da un aggettivo o un avverbio se la volont� del Partito comunista sia pi� o meno aggressiva rispetto all’anno scorso. Nello Stretto di Taiwan l’attivit� militare cinese � ormai di routine, Xi ha promesso di non lasciare la questione irrisolta per le prossime generazioni e la comunit� internazionale ne deve tenere conto chiarendo che difender� la liberta dell’isola democratica.
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5 marzo 2024 (modifica il 5 marzo 2024 | 11:13)
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