Donna Vekic, chi è l'avversaria di Paolini in semifinale a Wimbledon
Donna Vekic voleva fare l'attrice, poi ha scoperto e scelto il tennis. Nata in una famiglia di sportivi, ha superato un brutto infortunio e le provocazioni di Kyrgios quando era fidanzata con Wawrinka: ora, in semifinale di Wimbledon contro Paolini, è nel punto più alto della sua carriera
L'ultima immagine di Donna Vekic sull'erba di Wimbledon è di lei sciolta in un pianto composto dopo aver battuto Radovcic ai quarti, con la mano davanti alla bocca a metà tra l'incredulo e l'euforico, con le unghie un po' verdi e un po' viola che onorano i colori dello Slam che per la prima volta le ha regalato una semifinale di tale livello.
L'avversaria di Jasmine Paolini, che ha tutta l'intenzione di fare la storia (sua e del tennis italiano), è un'insospettabile semifinalista. Una sorpresa. La croata Vekic finalmente è riuscita ad eguagliare la connazionale Mirjana Lucic, arrivata al penultimo atto di Wimbledon nel 1999, dopo due semi — che sembravano un tabù — soltanto sfiorate agli US Open del 2019 e all’Australian Open dell'anno scorso.
Ma nonostante i 28 anni questo traguardo non si può definire una «ultima chiamata». Questa definizione («last call» in inglese) può restare soltanto come suo soprannome. E col tennis non c'entra niente. Vekic viene chiamata «last call» perché è una ritardataria cronica, soprattutto quando si tratta di prendere un aereo. «Non vedo il senso di presentarsi tre ore prima». Personalità. La stessa che ha mostrato nel voler tornare ad alti livelli dopo che nel 2021 era uscita dalla top 100. E pensare che alla fine del 2019 (da numero 19 del mondo) aveva detto: «Nel 2020 punto alla top 10». Una sentenza. Il Covid non ha aiutato, un infortunio al ginocchio ancora di meno, anzi ha rischiato anche di dire basta col tennis.
Invece è da lì che è ripartita. Resiliente come solo gli sportivi a volte sanno essere. E Vekic ha sempre avuto modo di confrontarsi con questo tipo di approccio e di spirito, visto che la sua è una famiglia di sportivi. La madre, Brankica, ha un passato nell'atletica (ostacolista), mentre il padre Igor è un ex portiere di calcio. «Ho i migliori genitori del mondo perché mi danno un supporto molto importante», diceva quando 17enne era già nella top 50. Più o meno nel periodo in cui aveva abbandonato il sogno di voler fare l'attrice. Un altro mondo. Ma in qualche conversazione extra tennistica Vekic ci è finita comunque, suo malgrado. Non nelle pagine degli spettacoli, bensì in quelle popolate dai gossip.
C'è stato un momento in cui la sua vita privata esaltava i curiosi più dei suoi risultati in campo. Tra i suoi amori del passato c'è Stan Wawrinka che per Vekic lasciò la moglie. Tra i due gli undici anni di differenza (lui classe '85, lei 1996) non sono mai stati un problema. Almeno non quanto lo sia stato nel 2015 Nick Kyrgios che prima di un match a Montreal proprio contro Wawrinka disse allo svizzero: «Amico mio, guarda che Kokkinakis ha dormito con la tua ragazza, scusa se te lo dico». L'australiano non la prese benissimo, Stan invece non reagì proprio. Perché dare soddisfazione a un provocatore?
Le strade di Vekic e Wawrinka si sono poi separate comunque ma lei a quei tempi era sicura: «La vita di uno sportivo professionista può essere compresa solo da una persona che fa quello stesso lavoro». E poi: «Da quando mi sono lasciata, i ragazzi ci provano sempre con me, ma questo non mi crea problemi. Se qualcuno non mi interessa lo liquido velocemente. Per quanto riguarda la prima mossa, non c'è nulla di male se la fanno le donne, se sono loro a prendere l'iniziativa». Questo il Vekic-pensiero. Ma adesso non parlate con lei di uomini. La sua vita privata è ritornata dietro le barricate della riservatezza che l'ha spesso contraddistinta. Adesso c'è il tennis. E una semifinale Slam che ha centrato al 43esimo tentativo. A dimostrazione che non è mai troppo tardi per «l'ultima chiamata».