In Italia 8 morti al giorno per incidenti stradali: «Serve più prevenzione»

di Roberto Bruciamonti

Nuove iniziative nell’ambito del Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale 2020-2030 lasciano ben sperare in una pi� efficace politica di prevenzione degli incidenti stradali, che nel 2023 hanno causato in Italia 8 decessi al giorno

In Italia 8 morti al giorno per incidenti stradali: �Serve pi� prevenzione�

In Italia 8 morti al giorno per incidenti stradali: �Serve pi� prevenzione�

Gli incidenti stradali provocano in Italia circa 8 morti al giorno: facendo riferimento ai dati Istat, sulle strade italiane nel 2023 si sono verificati 166.525 incidenti con lesioni a persone (+ 0,4% rispetto al 2022, ma -3,3% rispetto al 2019), che hanno causato 3.039 decessi (-3,8% rispetto al 2022, -4,2% rispetto al 2019) e 224.634 feriti (+0,5% rispetto al 2022, -6,9% nei confronti del 2019). Numeri che fanno riflettere, considerato che il 90% dei sinistri e attribuibile a errore umano, un fatto che ha indotto il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in ottemperanza al Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale 2020-2030, a studiare un nuovo approccio al problema, consistente, una volta tanto, non nel rendere pi� salate le contravvenzioni e pi� severe le norme repressive, ma nello sviluppare un meccanismo preventivo capace di ridurre il numero e la gravit� degli incidenti stradali.

I partner dell’iniziativa

In quest’ambito rientra il progetto “Metti la sicurezza al volante”, sviluppato in Regione Lombardia grazie alla sinergia tra diverse strutture che operano nel settore. L’iniziativa vede come partner del programma la Polizia Stradale, le associazioni delle autoscuole Unasca e Confarca e l’Ancma (Associazione Nazionale Ciclo, Motociclo e Accessori). Sviluppare una strategia efficace non � facile, poich� il target � rappresentato da fasce della popolazione molto diverse tra loro, che partono dagli alunni delle scuole dell’infanzia e primarie e arrivano ai guidatori over 65: Antonello Persano (Direzione Nord Ovest - Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) nel sottolineare come la sicurezza stradale sia una priorit�, indipendentemente dall’et�, indica come necessario un immediato intervento mirato a migliorare consapevolezza e preparazione di quegli utenti della strada che appartengono alle categorie pi� vulnerabili, ovvero quelle rappresentate dai pi� giovani, dai neopatentati e dai conducenti senior, che sono le categorie statisticamente pi� di frequente coinvolte in incidenti stradali.

Si parte dai bambini

Molto interessante al proposito l’intervento del Generale Francesco Lo Iacono, Presidente della sezione di Milano dell’Associazione Nazionale Autieri, da ormai 12 anni impegnata in una campagna tesa a sensibilizzare quelli che saranno gli utenti della strada di domani, gli alluni delle Scuole Primarie (che coinvolge attualmente quasi 300 Istituti), che ha spiegato come i bambini di et� scolare siano particolarmente sensibili nei confronti delle problematiche del traffico e della sicurezza stradale, rivelandosi talvolta pi� maturi e responsabili degli adulti, tanto da arrivare a correggere comportamenti potenzialmente pericolosi dei genitori alla guida. Come ha sottolineato Francesco Greco (Direzione della Motorizzazione di Milano) al termine della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, si tratta di una questione di cultura, una cultura della sicurezza che deve essere insegnata e non imposta, in modo che possa essere recepita come necessaria e come tale, condivisa.

20 ottobre 2024 (modifica il 20 ottobre 2024 | 10:07)

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