Pedro Acosta (MotoGp), chi è il nuovo fenomeno considerato l’erede di Marquez

El Hormiguero, programma comico molto seguito in Spagna che in passato ha invitato in studio i Tokio Hotel, Miley Cyrus e Shakira, gli ha lasciato la luce dei riflettori per mezz’ora. Pablo Motos, il conduttore, ha voluto chiedergli del sorpasso su Marc Marquez nella gara del Qatar, la prima della sua vita in MotoGp, e Pedro Acosta — classe 2004 — gli ha risposto con il suo immancabile sorriso: �Lo infastidisco come una mosca, che � poi quello che lui faceva con Valentino Rossi�.

Pedro Acosta, tutti i suoi record

L’allievo che scalza il maestro, perch� secondo molti tifosi e addetti ai lavori � lui l’erede designato dell’otto volte campione del mondo, il prossimo cannibale dello sport: se domenica dovesse vincere a Jerez, diventerebbe il pi� giovane di sempre a trionfare in classe regina (19 anni e 11 mesi contro i 20 e 63 giorni di Marquez ad Austin nel 2013), lui che qualche primato l’ha gi� scritto: due titoli vinti nelle prime tre stagioni da professionista, il pi� precoce di sempre a mettere le mani su Moto3 e Moto2. Lo scorso 10 marzo, all’esordio in Qatar, � diventato il pi� giovane a registrare un giro veloce in MotoGp, poi i due podi a Portimao (3�) e Austin (2�) che lo hanno fatto balzare al quarto posto in classifica a -26 dal leader Jorge Martin.

A Jerez pu� definitivamente scrivere la storia. � uno dei suoi circuiti preferiti, ci ha girato nei test e l� la Ktm — lui guida una moto del Team GasGas — va forte (l’anno scorso Binder vinse la Sprint Race e in gara arriv� a un paio di decimi da Bagnaia).

Famiglia di pescatori e gli inizi

In Portogallo, dopo il primo podio, ha scherzato con il compagno di squadra Fernandez: �Quando hai il volo di ritorno? Io vado col furgone, sono povero�. Ora lo � decisamente meno, ma Acosta viene da una famiglia umile, di pescatori che si sono tramandati il peschereccio per generazioni, prima che il nonno e il padre lo ipotecassero per permettere al giovane Pedro di intraprendere la carriera da pilota. Ad agevolarlo anche la Rookies Cup, un campionato che Red Bull e Ktm promuovono dal 2007 per dare ai talenti meno abbienti la possibilit� di competere nel mondo dei motori, evitando loro di sostenere spese insormontabili.

Il soprannome �Squalo�

Oggi il padre � sempre nel box, cos� come la sorella, che lavorava in un magazzino di pomodori e che adesso cura gli interessi del fratello, dai caschi e dalle tute all’agenda e alle interviste, passando per gli sponsor. Continuano a vivere a Mazarron, comune di spiagge e calette da 30 mila abitanti dove Pedro ha comprato casa a una decina di metri dal mare. L� c’� il suo fan club, l� — ma ormai anche nel paddock — lo chiamano �lo squalo�, dal disegno che abbelliva il peschereccio di famiglia. Non ama i social, al box arriva alle 8 del mattino, prima dei meccanici.

Gli piace osservare, come ha fatto a Portimao mettendosi dietro a Bagnaia, notoriamente il pi� bravo a conservare le gomme. Lui le aveva distrutte nella gara precedente in Qatar e allora ne ha osservato i movimenti, i trucchi. Glielo hanno detto fin da subito: �Parti forte, senza troppi calcoli. Insegnano pi� 10 giri con i primi 5 che 20 dalla decima posizione in gi��. Il problema per gli avversari � che Acosta ha capito anche come gestire la corsa e infatti negli ultimi giri registra tempi record. Il suo punto forte � la frenata, con cui non mette mai in crisi la moto. Poi la velocit� a centro curva, la scorrevolezza in percorrenza, le grandi pieghe con testa, spalla e braccio fuori dalla moto. Ha la testa di un trentenne, dicono. Sa quello che vuole, proprio come lo sapeva Marquez all’inizio del viaggio.

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