Ibrahimovic torna al Milan: l’annuncio ufficiale in arrivo in giornata: ecco il nuovo ruolo

Ibrahimovic-Milan, atto terzo. Dopo i primi due in versione da calciatore (2010-2012 e 2020-2023, 96 gol e due scudetti), il 42enne svedese vestir� ora i panni del manager, o meglio del consigliere dei proprietari della squadra e partner operativo di RedBird. L’intesa era stata raggiunta ormai da qualche giorno, il primo decisivo s� era in realt� arrivato gi� alla fine del faccia a faccia del 6 novembre fra l’ex campione e il patron rossonero Gerry Cardinale in un hotel di Corso Venezia a Milano, ma adesso � in arrivo l’ufficialit�, come anticipato dal Financial Times.

Ibra — riporta il quotidiano finanziario — lavorer� a stretto contatto con Gerry Cardinale, il fondatore di RedBird, per ampliare ulteriormente il portafoglio esistente di asset della societ� di investimento in sport, media e intrattenimento, oltre a lavorare con il Milan. E c’� la prima dichiarazione dello svedese nel nuovo ruolo: �RedBird ha collaborato con alcuni dei pi� grandi atleti, squadre e figure imprenditoriali del mondo per creare attivit� dotate di significato e impatto. Non vedo l’ora di contribuire alle loro attivit� di investimento nelle loro attivit� sportive, mediatiche e di intrattenimento�. �Ci� che rende Ibra un assoluto vincente non � solo il talento fisico, ma un alto intelletto e un grande spirito imprenditoriale�, il primo commento di Gerry Cardinale.

Ibra, il nuovo ruolo

Finalmente, viene da dire. Perch� in attesa di capire quali saranno concretamente i suoi incarichi — come e quanto potr� incidere, visto che anche per lui sar� peraltro la prima volta da dirigente dopo 24 anni da calciatore — il momento � delicatissimo: mercoled� a Newcastle il Milan si gioca la permanenza in Champions in una notte da dentro o fuori e la speranza (dei tifosi, ma anche dentro a Casa Milan) � che la proverbiale �scossa di Ibra� possa essere d’aiuto, almeno a livello motivazionale, ambientale. Il suo ruolo nel dettaglio � ancora da definire, si delineer� nel tempo. Una cosa per� � certa: non arriva per �commissariare� l’allenatore Stefano Pioli, col quale ha gi� parlato pi� volte in queste settimane.

I due si conoscono e si apprezzano, in passato i confronti anche accesi non sono mancati, sempre per questioni di campo, ma il rapporto � forte e l’intesa solida, di stima reale. Zlatan non sar� per� come detto nello staff tecnico n� in quello dirigenziale, ma avr� un ruolo di consulente della propriet�. Di certo, pur con le difficolt� inevitabili di un lavoro per lui nuovo, potr� far valere la sua enorme esperienza da calciatore, o meglio da campione.

La nuova vita di Ibrahimovic fuori dal campo

�Ho bisogno di tempo per me stesso, per capire cosa voglio fare da grande� aveva detto subito dopo le lacrime dell’addio al calcio giocato, il 4 giugno scorso a San Siro. La sua lontananza dal calcio � durata poco, sei mesi. Troppo forte il richiamo del calcio, ma anche del Milan, la sua squadra del cuore, l’unica che ha davvero amato fra le dieci di club nelle quali ha giocato. L’unica che poteva fargli togliere i vestiti del milionario prepensionato per tornare in campo, per provare a fare ancora una volta la differenza, anche se in un altro modo. Continuer� a gestire i suoi mille business, dal padel all’immobiliare, dalle app al digital (queste settimane di attesa sono servite a definire anche questi aspetti), ma ora sar� di nuovo il Milan a occupare il suo tempo.

Nel suo �s� hanno pesato anche gli affetti: il fatto che i suoi figli giocano nel vivaio rossonero, ma anche l’amore per Milano, citt� che lui e la sua famiglia ormai considerano casa, tanto che da qui non si sono spostati. L’attico di Porta Nuova, le passeggiate in piazza Gae Aulenti, le gite in moto al lago di Como, la strada per Milanello. Milano come centro di gravit� permanente. Per Ibra sar� una sfida personale, l’ennesima. Forse la pi� difficile, di certo la pi� intrigante.

(in aggiornamento)

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