Guerra Russia-Ucraina, Zelensky annulla a sorpresa l’incontro con il Senato Usa. Il monito a Washington: “Senza aiuti rischiamo di perdere”

Da una parte Zelensky che annulla a sorpresa la sua partecipazione ad un incontro virtuale con i senatori americani per perorare la causa degli aiuti all'Ucraina, dall’altra Putin in terra d’Arabia, entrambi cercano aiuti per sollevare le sorti della guerra che anche per l’imperversare del maltempo non vede grandi spostamenti di truppe o avanzate da una parte e dall’altra. Ci si affida in larga parte ai droni.

Intanto al presidente ucraino «E' successo qualcosa all'ultimo minuto», sono state le criptiche parole del leader della maggioranza democratica al Senato, Chuck Schumer, lo stesso che aveva annunciato il ritorno a Washington, se pure tramite uno schermo, del leader di Kiev. I motivi per il quali Zelensky sia stato costretto a cancellare l'incontro possono essere diversi. Ma la preoccupazione di Kiev arriva forte e chiara nella capitale degli Usa: l'Ucraina «rischia di perdere la guerra senza altri aiuti militari statunitensi», è l'allarme del capo staff del presidente ucraino, Andriy Yermak, intervenuto ad un incontro del US Institute of Peace a Washington.

Il forfait di Zelensky può essere dovuto ad un'emergenza sul campo, si tratta pur sempre del presidente di un Paese in guerra, o alla riflessione che, con lo stallo nei negoziati a Capitol Hill sul nuovo pacchetto da 108 miliardi chiesto da Joe Biden, non era il momento giusto per esporsi in prima linea con un nuovo appello. Solo un anno fa il presidente ucraino era venuto di persona a Washington, accolto con tutti gli onori alla Casa Bianca e al Congresso. Ma in questi dodici mesi lo scenario è cambiato: la guerra a Gaza ha messo in ombra quella in Ucraina, la Camera Usa è in mano ai repubblicani ostili agli "assegni in bianco" a Kiev e, con le elezioni presidenziali che si avvicinano, Biden ha meno margini di manovra dello scorso anno. In questi giorni Zelensky ha inviato oltre al suo capo dello staff, Andriy Yermak, il ministro della Difesa ucraino e lo speaker del parlamento a Capitol Hill per incontrare deputati e senatori. E' possibile che siano stati proprio gli esiti di questi colloqui a dissuadere il presidente ucraino e a fargli cambiare programma.

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