Mattarella alle Olimpiadi pranza a mensa con gli atleti, il siparietto con Ceccon: cosa si sono detti
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in aereo con Tamberi, visita al Villaggio olimpico, a pranzo con gli atleti: «Non interpretate l'affetto come pressione»
Il discorso di Mattarella agli atleti
«Desidero dirvi che avete intorno a voi l’affetto di tutta l’Italia. Un affetto sincero, ma non dovete interpretarlo come una pressione. Vi prego di non avvertire alcuna pressione su di voi, sono certo che esprimerete al massimo il vostro grande talento». Dopo avere cantato l’inno nazionale al Villaggio olimpico, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è rivolto agli atleti venuti a stringergli la mano con i toni di un padre che rassicura il figlio prima dell’esame: non è il caso di provocare altro stress, la tensione è già fortissima, bisogna solo aiutare i ragazzi a sprigionare l’energia accumulata in anni di allenamenti durissimi. E il presidente li aiuta con una battuta a fine discorso: «Mi sento vagamente fuori età».
In aereo con Tamberi
L’incontro con gli atleti è stato molto cordiale sin dalla partenza ieri mattina a Ciampino, quando il presidente ha accolto nel suo aereo Gianmarco Tamberi, medaglia d’oro di salto in alto a Tokyo, che stasera sarà il portabandiera dell’Italia con la fiorettista Arianna Errigo.
Agli Europei di atletica a Roma Tamberi ha rotto il protocollo andando ad abbracciare Mattarella in tribuna dopo il salto della vittoria, e ieri quell’amicizia è continuata sul volo per Parigi. «Posso dirlo? Il volo più emozionante della mia vita. Direi che non poteva iniziare meglio questa avventura olimpica, grazie per il passaggio, presidente», ha detto Tamberi, e la foto in aereo con Mattarella e la figlia Laura che lo accompagna ricorda un po’ quella indimenticabile di Sandro Pertini con gli azzurri di ritorno dai Mondiali di Spagna.
II presidente in mensa al Villaggio olimpico
Al Villaggio olimpico alle porte di Parigi, nella banlieue di Saint Denis, stessa atmosfera affettuosa e poco ingessata. Accolto dal presidente del Coni Giovanni Malagò e dal segretario generale e capo missione Carlo Mornati, il presidente in mensa si scusa per avere fatto aspettare portando via un po’ di tempo agli atleti e il nuotatore Thomas Ceccon risponde «eh, un po’ sì, in realtà», tra le risate dei compagni. «L’incontro con Mattarella è stato bellissimo. Ero praticamente davanti a lui a pranzo, non è una cosa che capita tutti i giorni. L’ho visto oggi per la prima volta ed è stato un onore conoscerlo. È stato molto alla mano, sembrava uno di noi», dice Ceccon.
Mattarella canta l'inno
È una questione di atmosfera, di clima, e se a Parigi c’è ancora molta tensione per la sicurezza, nell’isola italiana del Villaggio olimpico si respira soprattutto la felicità di essere qui, insieme, adesso, a cantare l’inno con un presidente sorridente e benevolo che metta la firma col pennarello su una delle colonne del villaggio, e saluta la pallavolista Myriam Sylla nata a Palermo, «la mia concittadina». «Le medaglie saranno importanti ma più importante sarà quello che avete sempre dimostrato e dimostrerete: il senso dello sport, quello di gareggiare con impegno e lealtà, il desiderio di superarsi. Vi ringrazio per questo incontro, sarà un piacere stare con voi in questi momenti: in bocca al lupo».
Cena di gala al Louvre
Dopo la cena di gala ieri sera al Louvre con il presidente Emmanuel Macron e altri 80 capi di Stato e di governo, l’alta gastronomia dello chef Alain Ducasse e gli assaggiatori anti-avvelenamento, questa mattina il presidente sarà al Pré Catalan nel Bois de Boulogne per inaugurare Casa Italia e assistere all’anteprima dei Giochi invernali di Milano-Cortina 2026. Resta l’augurio rivolto agli atleti: nessuna pressione, ma «fateci sentire spesso l’inno».