Serie A a 18 squadre, stop al piano di delle big. Che succede adesso

di Monica Colombo

Fermato il blitz delle big, il presidente Casini a Roma illustrer� le riforme in Figc. Cairo: �Volevano fare una Superleghina ma hanno sbagliato i tempi, occorre rispetto�

Serie A a 18 squadre, stop al piano di delle big. Che succede adesso

�Volevano fare la Superleghina�. La battuta ironica di Urbano Cairo fotografa alla perfezione il progetto abortito delle big. Ma, per ora, la rivoluzione pu� attendere. Con toni civili ma fermi, la maggioranza dei club di A ha ribadito due concetti fondamentali nell’attesa assemblea svoltasi luned� mattina: il campionato di A resta a 20 squadre; la Lega � risoluta nella volont� di mantenere nello statuto federale il diritto di intesa (vale a dire, le decisioni concernenti la A possono essere adottate dal consiglio federale solo con il parere favorevole della Lega). A costo di usare ogni mezzo: non va sottovalutato infatti che sia stata messa ai voti anche la possibilit� di adire, se necessario, le vie legali per diffidare la Figc dal togliere alla A il diritto all’autodeterminazione.

Il medesimo esito delle due votazioni (16 voti a favore, quattro i contrari) rappresenta un clamoroso smacco per le grandi — Inter, Juventus, Milan e Roma — che lo scorso venerd� hanno incontrato a Roma Gabriele Gravina aderendo al progetto di ridurre la A a 18 squadre e rinunciando al contempo al diritto di intesa. �Giochiamo troppo. Il tema riguarda anche la salvaguardia dei giocatori� � stata la giustificazione del presidente del Milan, Paolo Scaroni. Il vertice ristretto, va da s�, ha indispettito il consesso dei presidenti che dopo giorni di telefoni bollenti si sono fisicamente incontrati ieri. �Non c’� una spaccatura� ha precisato Urbano Cairo. �Per�, bisogna riconoscere che i quattro club hanno avuto un atteggiamento sbagliato. La Lega � un’associazione di 20 squadre, al nostro interno ci dovrebbe essere rispetto reciproco�.

Se le quattro big si difendono sottolineando di rappresentare insieme il 50% del fatturato della A e il 70-80% degli abbonati a Dazn e Sky, la maggioranza delle squadre ritrova l’unit� per rimproverare loro di aver sbagliato modi e tempi. �Quell’incontro in Figc non � stato tanto ben visto� ha confermato il presidente del Torino. �La Lega deve avere al suo interno compattezza. Ci sono diritti che la Lega A possiede e che deve continuare ad avere poich� mantiene il calcio italiano. � corretto che abbia autonomia e che conservi il diritto di intesa. I manager delle big che hanno incontrato Gravina spiegano di averlo fatto perch� � il vice-presidente della Uefa, ma � il timing ad essere sbagliato�.

Nessuno ha avanzato la richiesta di dimissioni a Beppe Marotta da consigliere federale o a Paolo Scaroni da consigliere di Lega ma, certamente, il tema resta sul tavolo. �Chi rappresenta la A nel consiglio della Figc deve portare le idee di tutti. Non � l� a titolo personale, ma di ogni club� � la riflessione di Cairo che si congeda con la famosa battuta: �Volevano fare la Superleghina...�.

Marted� Lorenzo Casini sar� a Roma per incontrare le componenti federali: presenter� il documento con le proposte di riforma, in cui si chiede di riequilibrare i pesi delle componenti e aumentare i rappresentanti della A in consiglio federale, reclamando peraltro maggiore autonomia con soluzioni organizzative simili al modello Premier. Il documento � stato licenziato ieri con 16 voti: astenute le solite quattro big per le quali la partita della A a 18 non � ancora finita. La palla passa a Gravina. �Il tema � piuttosto gli oltre 5 miliardi di indebitamento� ha precisato il ministro dello Sport Andrea Abodi: �Troveremo la maniera di veder riconosciuta una percentuale sulle scommesse agli organizzatori degli eventi�.


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13 febbraio 2024 (modifica il 13 febbraio 2024 | 07:03)

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