Maltrattamento e uccisione non necessaria: chiusa l’indagine su cani e scimmie da laboratorio alla Aptuit

diFrancesco Sergio

Chiusa l'indagine nata nel 2021 da una denuncia della Lega anti-vivisezione.  Reati contestati all'ex presidente e alla veterinaria dell'azienda del gruppo Evotec. Nel 2022 il sequestro di 25 tra beagle e macachi 

Maltrattamento di animali e uccisione non necessitata. Queste le pesanti accuse mosse dalla procura scaligera nei confronti della veterinaria e dell'ex presidente dell'azienda farmaceutica Aptuit di Verona, facente parte del gruppo Evotec, a conclusione delle indagini preliminari a carico della multinazionale di ricerca farmaceutica. Indagini che erano partite a fine ottobre 2021, a seguito delle denunce di Lav, la Lega anti vivisezione, al gruppo carabinieri forestali di Verona. Accertamenti che avevano portato ad aprile 2022 al sequestro di 25 animali, tra cui 7 cani beagle, 11 scimmie marmoset presenti al momento dell’ispezione all’interno di Aptuit e di 7 macachi di giava, di cui Lav nel 2022 è divenuta custode giudiziaria. 

Chi ospita gli animali 

I cani si trovano ora accuditi e seguiti da personale competente in cliniche veterinarie che offrono enormi spazi e personale che da anni segue cani provenienti da abusi e maltrattamenti. I primati invece sono ospiti del centro di recupero Animanatura Wild Sanctuary di Semproniano (Grosseto), specializzato in specie esotiche e che da anni ospita oltre 50 primati liberati dai laboratori; tali strutture si stanno occupando della complessa riabilitazione necessaria a minimizzare gli effetti di anni di abusi fisici e psicologici. 

La denuncia e l'indagine

Una vicenda che risale al 2021, come detto, quando Lav aveva avuto segnalazione dell'arrivo di un carico di Beagle alla Aptuit per essere sottoposti a sperimentazione. A quel punto, la Lega anti vivisezione aveva fatto richiesta di accesso agli atti ma le informazioni erano state negate. Aveva, dunque, portato la causa al tribunale amministrativo e, a settembre 2023, era arrivata la sentenza favorevole del Tar. Ora, a sei mesi di distanza, la chiusura delle indagini preliminari da parte della procura scaligera, a seguito di sequestro dei 25 animali.

Lav esulta

Una «notizia storica», esulta Lav, che si domanda: «Se queste gravissime irregolarità sono state riscontrate in quella che viene considerata “l’eccellenza” nella ricerca farmaceutica, cosa sta succedendo adesso, in questo preciso istante, negli oltre 500 laboratori italiani? Abbiamo fiducia nelle autorità e ci auguriamo che questo sia l’inizio di un processo che porti anche alla luce ciò che fino ad ora è stato tenuto nascosto».

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18 aprile 2024

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