«Cessate il fuoco a Gaza»: passa il testo voluto dal Pd

diMaria Teresa Meli 

Tajani: reazione di Israele sproporzionata, troppe vittime civili. Parolin: basta carneficina

Per la prima volta il Parlamento italiano impegna il governo a chiedere il cessate il fuoco a Gaza. E la segretaria del Partito democratico che puntava proprio a questo obiettivo, che era al primo punto della mozione sul Medio Oriente presentata dai dem alla Camera, non nasconde la propria soddisfazione: «Questa è una giornata importante».

La svolta è avvenuta dopo due colloqui telefonici tra la segretaria del Pd e la premier Giorgia Meloni. I 159 deputati della maggioranza di centrodestra si sono quindi astenuti sulla parte del testo dem che reclamava il «cessate il fuoco», che è passato con 129 voti delle opposizioni. Se la presidente del Consiglio non avesse invertito la rotta seguita finora dal governo il «cessate il fuoco» non sarebbe stato approvato. Ma Meloni ha deciso di mediare con Schlein.

Per raggiungere questo obiettivo il Pd ha riformulato quel passaggio. E lo ha cambiato così: «Il Parlamento impegna il governo a sostenere ogni iniziativa volta a perseguire la liberazione incondizionata degli ostaggi israeliani e a chiedere un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza al fine di tutelare l’incolumità della popolazione civile, garantendo altresì la fornitura di aiuti umanitari continui, rapidi e sicuri all’interno della Striscia». Nella versione originaria, la liberazione degli ostaggi non precedeva la richiesta del «cessate il fuoco». Una modifica che non stravolgeva il testo e che il Pd ha ritenuto di poter fare.

Dunque, una vittoria per Schlein, visto che nella mozione della maggioranza non c’era nessun riferimento al «cessate il fuoco». Ma che il clima stesse cambiando anche nel centrodestra lo si è capito quando in mattinata Antonio Tajani, intervistato da Radio Uno, aveva criticato il governo Netanyahu: «A questo punto la reazione di Israele è sproporzionata, ci sono troppe vittime che non hanno nulla a che fare con Hamas». Secondo il ministro degli Esteri Israele dovrebbe «evitare rappresaglie contro la popolazione civile palestinese»: «Non credo — ha poi precisato Tajani — che ci sia genocidio, ma certo Israele sbaglia perché sta provocando troppe vittime civili».

E contro Israele, in tutt’altri termini, si è espresso ieri il segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin: «Siamo tutti sdegnati per quello che sta succedendo, per questa carneficina. Dobbiamo avere il coraggio di andare avanti e di non perdere la speranza». Ci tiene invece a sottolineare che comunque il centrodestra non lascia Israele da solo, il presidente del Senato Ignazio La Russa: «Ci opporremo a ogni tentativo di isolamento di Israele».
Alla Camera, dopo l’approvazione del «cessate il fuoco», sono poi passate altre mozioni. Quella di maggioranza, ovviamente, quella di Azione e gran parte di quella depositata da Italia viva. Sostanzialmente bocciate, tranne per alcuni capoversi dei dispositivi, le mozioni dei rosso-verdi e del Movimento 5 Stelle, che è rimasto spiazzato dall’iniziativa del Partito democratico.

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13 febbraio 2024

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