Muteni. Neoplaz. Nekpet. Necropolis. Nomi in codice di quattro operazioni condotte dai servizi turchi contro presunte spie israeliane dal 2021. L’ultima si � chiusa pochi giorni fa con l’arresto di una trentina di persone, la met� delle quali dovr� affrontare un processo. � stato lo stesso presidente Erdogan a enfatizzare il successo con rullo di tamburi: li abbiamo sorpresi e questo � solo il primo passo. Una dichiarazione pubblica in un’occasione speciale, l’anniversario della fondazione del MIT, l’intelligence di Ankara, e in parallelo a quanto avviene nella Striscia di Gaza.
Pugno duro di Erdogan contro le presunte spie israeliane che cacciano gli uomini di Hamas in Turchia
Pochi giorni fa l'arresto di una trentina di persone. Secondo i servizi di Ankara, il Mossad si servirebbe di "collaboratori" addestrati

Le indagini hanno rivelato l’esistenza di una doppia fase. Con la prima lo spionaggio israeliano avrebbe assoldato elementi affidando loro piccoli compiti, usati per stabilire contatti. Un investimento sul futuro, tattica consueta da parte delle �ombre�: punti oggi e incassi domani. Diversi membri sarebbero stati pescati nelle regioni sconvolte dal terremoto, non pochi erano immigrati stranieri, arrivati da Siria e Iraq. Difficile pensare a dei �professionisti del mestiere�, pi� facile che fossero dei �collaboratori�, pedine spendibili. Strano che i network fossero composti da dozzine di elementi: non cellule limitate ma numeri estesi. Caratteristiche che possono indicare anche una manovra propagandistica con un avversario che comunque tiene d’occhio i palestinesi sulle rive del Bosforo.
Nella seconda fase, secondo il MIT (un’agenzia con 20 mila agenti), i complici del Mossad avrebbero bersagli importanti. Pedinamenti, raccolta di dati, uso di apparati tecnologici, missioni ravvicinate per seguire esponenti di Hamas o di altre fazioni ospiti in Turchia. Alcuni hanno qui la loro residenza, altri si sono limitati a passaggi, una presenza oscillante legata al cambio di �umore� del Sultano. Ankara � al fianco della lotta dei �fratelli� palestinesi ma in qualche caso li ha invitati a lasciare il paese mentre di recente ne sarebbero tornati alcuni, in fuga dal Libano dopo l’uccisione di Saleh al Arouri, numero due all’estero. Stabile, invece, l’attivit� dei �cassieri�, intermediari che raccolgono e fanno fruttare il denaro del movimento. Le citt� turche sono da sempre una retrovia economica preziosa per gruppi radicali, compreso lo Stato Islamico.
Gli uomini che hanno accettato di aiutare gli israeliani in cambio di denaro sono stati addestrati all’uso di canali di comunicazione, hanno incontrato i referenti in localit� dell’Europa occidentale, hanno battuto sentieri che potevano portare a dirigenti e quadri in esilio, specie quelli a Beirut. Un episodio, sventato dall’intervento del MIT, avrebbe riguardato un �tecnico� palestinese residente in Malaysia, stato dove in passato il Mossad ha ucciso un esperto di droni di Hamas.
Ankara, usando la ramazza, ha trasmesso diversi segnali: gli apparati sono in guardia; abbiamo il controllo; non pensate di organizzare omicidi mirati nelle nostre strade. Infatti, non appena il governo Netanyahu ha dichiarato che vi sarebbe stata una �nuova Monaco� con la caccia ai leader nemici, inclusi quelli in esilio, c’� stata la reazione veemente di Erdogan con la promessa di ritorsioni pesanti. E un giornalista con buone fonti nel MIT avrebbe rivelato che il servizio ha creato un’unit� speciale per fermare le missioni degli israeliani.
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15 gennaio 2024 (modifica il 15 gennaio 2024 | 16:20)
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