Eredità Agnelli, fondi per circa 900 milioni di dollari nell’ultima verifica antiriciclaggio della Gdf
È il risultato delle indagini sulla «P Fiduciaria». L’ipotesi è siano parte di quei «beni, produttivi di reddito» citati nel decreto di perquisizione, provenienti forse dall’eredità di Marella Caracciolo e, ancora prima, dell’Avvocato
Quando, una settimana fa, i militari del nucleo di polizia economico finanziaria eseguono le perquisizioni disposte dalla Procura di Torino, si ritrovano anche in un palazzo di corso Vittorio Emanuele II, a due passi dalla galleria d’arte moderna: lì c’è la sede legale della «P Fiduciaria» e pure quella (italiana) della «Pictet & CIE Europe S.A», gruppo bancario svizzero specializzato nella gestione di patrimoni e asset management.
L’atto dei pm che indica quei luoghi è relativo all’inchiesta sulla presunta «dichiarazione fraudolenta» di Marella Carocciolo (per la quale sono indagati John Elkann, il commercialista Gianluca Ferrero e il notaio svizzero Urs Robert von Gruenigen), ma i nomi delle società erano già saltati fuori.
Nella banca svizzera - secondo l’ipotesi degli investigatori - ci sarebbe infatti uno dei conti esteri attraverso i quali transitarono i pagamenti della nuda proprietà delle quote della «Dicembre s.s.» la cassaforte degli Agnelli, che passarono da Marella Caracciolo a John, Lapo e Ginevra Elkann.
La «P Fiduciaria» - come raccontato martedì scorso dal Corriere - era invece stata oggetto di una verifica antiriciclaggio da parte del nucleo speciale di polizia valutaria della guardia di finanza di Torino: verifica nel corso della quale si arrivò alla «Tremaco», il family Office di Eschen, in Liechtenstein, presso il quale hanno sede due società anonime poi citate nelle dichiarazioni integrative (dei redditi) da John Elkann.
Ed è in quest’ultimo controllo che sarebbero emersi documenti contabili sulla presenza di fondi per circa 900 milioni di dollari. Va da sé, l’ipotesi investigativa è che quelle somme possano fare parte di quei «beni, produttivi di reddito» di cui parla il decreto di perquisizione: e che potrebbero arrivare dall’eredità di Marella Caracciolo e, ancora prima, da quella dell’Avvocato.
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