La minaccia della Russia che preoccupa la Nato: dove si può accendere la miccia di un’escalation?

di Fabrizio Dragosei

I tre Stati baltici, la Polonia e la Transnistria. Sono questi i territori in cui si concentra
la minaccia russa (che preoccupa la Nato)

La minaccia della Russia che preoccupa la Nato: dove si può accendere la miccia di un’escalation?

Le accuse di Mosca all’Occidente preoccupano particolarmente i Paesi dell’Europa dell’Est. I tre baltici, ma anche la Polonia che confina con la Bielorussia del fedele Lukashenko e la Moldavia che ha la spina nel fianco della Transnistria, regione abitata da russi autoproclamatasi indipendente da quasi 35 anni.

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I baltici

� l’area pi� calda e vede direttamente impegnata tutta la Nato a garantire la sicurezza di Estonia, Lettonia e Lituania. Anche la Svezia sta per mandare sue truppe in quella regione. Fra le tre capitali, Tallin, Riga, Vilnius e Mosca ci sono continui scambi di �spallate� assai poco amichevoli. Il Cremlino ricorda sempre che quell’area faceva parte dell’impero russo e dell’Urss (non nel periodo tra il 1920 e la Seconda guerra mondiale) e che l� abitano centinaia di migliaia di russi, molti nati in quegli Stati.
I baltici, cos�, sono particolarmente sospettosi e aggressivi. Hanno proclamato la Russia Paese terrorista, dopo l’inizio della guerra in Ucraina. E sicuramente trattano poco amichevolmente i russi (fra un terzo e un quarto della popolazione in Estonia e Lettonia; �appena� 170 mila in Lituania). Tallin e Riga stanno introducendo per tutti l’obbligo di conoscere la lingua nazionale, con esami specifici. In Lettonia, su diecimila russi che hanno provato a sostenerlo, un buon 60 per cento � stato bocciato e ora rischia l’espulsione. Compresi tanti anziani che hanno oggettive difficolt�. Chi non ha passaporto russo, ha quello di �non cittadino� (Nepilsoņa pase). In Estonia si sta eliminando il russo dalle scuole e tutti i presidi devono passare l’esame C1 di lingua estone che prevede, tra l’altro, la capacit� di �comprendere un’ampia gamma di espressioni idiomatiche e colloquiali, rilevando spostamenti di registro�. In uno degli idiomi pi� difficili del mondo. La �difesa� dei cittadini russi che secondo Mosca sono �perseguitati� nelle tre repubbliche potrebbe essere una giustificazione per un intervento. Ma il rafforzamento della presenza Nato lo rende poco probabile.

La Polonia e Suwalki

Con Varsavia l’ostilit� � antica. Negli ultimi anni uno dei maggiori contenziosi ha riguardato la caduta nel 2010 dell’aereo presidenziale che si schiant� per il maltempo mentre volava verso Smolensk, in Russia. Una commissione d’inchiesta ha per anni continuato a cercare prove del coinvolgimento di Mosca. Col ritorno al governo di Tusk, la commissione � stata sciolta: �Fine della menzogna. Non c’� nessuna pista russa�, ha detto il viceministro della Difesa di Varsavia Tomczyk. Il punto di attrito tra Polonia, Nato e Russia potrebbe essere il corridoio di Suwalki (c’� sempre un corridoio pericoloso da queste parti, basti ricordare quello di Danzica) che unisce i baltici alla Polonia separando la Bielorussia dalla provincia russa di Kaliningrad. � l� che ci potrebbe essere un attacco terrestre. Ieri ne ha parlato anche Lukashenko con il comandante del settore Nord-Ovest bielorusso, il generale Naumenko. Il presidente chiede se in caso di conflitto bisognerebbe �contrastare le repubbliche baltiche�. Poi aggiunge: �E prendereste anche una parte della Polonia?�. Risposta: �S�, piccola�. �Siete sicuro che potreste tenere questo territorio?�. Risposta: �Tutte le azioni sono programmate, l’organico si sta preparando, non solo su terreni di esercitazione, ma anche dove si potrebbe aprire il fronte perch� gli ufficiali conoscano i luoghi�.

La Transnistria

� un territorio della Moldavia al confine con l’Ucraina, abitato da russi e de facto indipendente dal 1990. Se Mosca riuscisse a occupare la regione di Odessa, allora stabilirebbe una continuit� territoriale con la Transnistria. Ora pu� invece contare solo su 2.500 uomini l� presenti come truppe di interposizione. La Moldavia da gennaio ha bloccato le esportazioni della regione verso l’Europa e questo viene visto dalla Russia come una provocazione. Ma il ministro degli Esteri della Transnistria ha detto marted� che Tiraspol non progetta �di chiedere alla Russia di essere inclusa nella Federazione�. E ha aggiunto: �Non minacciamo nessuno e faremo tutti gli sforzi possibili per non essere coinvolti in alcun conflitto�.


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28 marzo 2024 (modifica il 28 marzo 2024 | 07:07)

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