Il 2 gennaio 2024 � entrata in vigore la tanto attesa legge sul �diritto all'oblio� per i malati di cancro, ma ancora mancano i decreti attuativi perch� tutte le persone guarite da un tumore possano godere a pieno dei diritti che la nuova normativa ufficialmente riconosce loro. Per questo alcuni giorni fa, in occasione della Giornata mondiale contro il cancro, i copresidenti dell’intergruppo parlamentare Camera e Senato per le Malattie rare e onco-ematologiche, insieme alle associazioni di pazienti, hanno inviato una lettera aperta al ministro della Salute Orazio Schillaci perch� si completino entro il pi� breve tempo possibili gli ultimi passaggi legislativi. Lettera a cui, per ora, non � giunta alcuna replica ufficiale.
Malati di cancro, cosa serve per attuare (del tutto) la legge sul «diritto all’oblio»
Mancano quattro decreti ministeriali. Per i primi due (scadenza 2 marzo e 2 aprile) si aspetta il ministro della Salute: devono definire il certificato di guarigione e le patologie che possono essere definite guaribili in tempi pi� brevi di quelli standard

Cosa prevede la legge
Lo scorso 7 dicembre � stata approvata la legge n. 193: �Disposizioni per la prevenzione delle discriminazioni e la tutela dei diritti delle persone che sono state affette da malattie oncologiche� (qui il testo), entrata poi in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale il 2 gennaio. Il Parlamento italiano ha approvato all’unanimit� e in tempi eccezionalmente rapidi una legge tra le pi� avanzate d’Europa, dimostrando grande attenzione per la tutela dei diritti delle persone guarite dal cancro al fine di prevenire ed eliminare lo stigma e le discriminazioni che ostacolano il ritorno alla vita di circa un milione di italiani. �In pratica la legge sancisce il diritto di chi � guarito dal cancro di non rivelare informazioni sulla pregressa patologia per non subire discriminazioni — ricorda Elisabetta Iannelli, avvocato e segretario generale della Federazione delle associazioni per i malati oncologici (Favo) —. A chi ha avuto un tumore e ha terminato le cure da pi� di dieci anni ora non potr� pi� essere negato di accendere un mutuo, avere un prestito, stipulare un’assicurazione, adottare un bambino, n� potr� discriminato sul lavoro. Il nodo fondamentale � stabilire quando un paziente pu� dirsi guarito e anche a questo servono i decreti attuativi della legge sull’oblio oncologico�.
La prossima scadenza
Proprio su questo punto il primo a dover intervenire � il Ministero della Salute, a cui spetta di definire gli aspetti centrali della legge mediante l’emanazione (entro il 2 marzo) di un decreto ministeriale con cui dovranno essere stabilite le modalit� e le forme per la certificazione di guarigione. Il tempo stringe, ma nulla per ora si � mosso. Cos� le associazioni dei pazienti Favo, Ail (Associazione italiana leucemie linfomi e mieloma) e UNIAMO (Federazione dei malati rari) hanno lanciato un appello al ministro Schillaci che si � concretizzato anche nella lettera inviata dall’intergruppo parlamentare Camera e Senato per le Malattie rare e onco-ematologiche. �Il Parlamento, approvando all’unanimit� e con un iter straordinariamente rapido una legge tra le pi� avanzate d’Europa, ha dimostrato una grande sensibilit� per la tutela dei diritti delle persone guarite dal cancro — si legge nella lettera —. Questo importante risultato � stato raggiunto anche grazie alla collaborazione con le organizzazioni dei pazienti oncologici che hanno messo a disposizione la loro esperienza, garantendo un supporto qualificato per la stesura del testo definitivo�. Le aspettative di ex malati e familiari rischiano per� di essere disattese se non si procede con i prossimi passaggi.
I passaggi successivi
Dopo il primo decreto ministeriale (entro il 2 marzo, appunto), si attende a tre mesi dall’entrata in vigore della legge (ovvero entro il 2 aprile) un altro decreto del Ministero della Salute: dovr�, infatti, essere compilato l’elenco delle eventuali patologie oncologiche per le quali si applicano termini inferiori rispetto a quelli generalmente previsti di 10 e 5 anni. Sar� poi la volta di altri due decreti (opera dei Ministeri della Giustizia e del Lavoro e delle politiche sociali) e di due deliberazioni (rispettivamente del Comitato interministeriale per il credito e il risparmio e dell’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni). Con l’approvazione della legge sul �diritto all'oblio� l’Italia si � affiancata ad altri Paesi europei che avevano gi� hanno adottato un analogo provvedimento: Francia, Lussemburgo, Belgio, Olanda, Portogallo, Spagna e Romania. Perch� la tutela delle persone che hanno avuto malattie oncologiche, e risultano clinicamente guarite, sia completa bisogna per� completare l’iter attuativo.
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14 febbraio 2024 (modifica il 14 febbraio 2024 | 07:57)
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